Vietati i PANINI IN SPIAGGIA: bagnini sul piede di guerra in queste località | Turisti costretti a buttare tutto

Panino in spiaggia (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Panini banditi sotto l’ombrellone: scontro tra bagnini e turisti in molte spiagge italiane. Ma chi ha ragione?
Cosa c’è di più classico, d’estate, che starsene all’ombra del proprio ombrellone con un panino in mano e i piedi nella sabbia? Per molti è un rituale irrinunciabile, quasi sacro. Prepari tutto la sera prima: focacce, frutta, magari qualche insalata di riso in una vaschetta di plastica ereditata da chissà quale parente. Però non sempre fila tutto liscio.
In alcune zone costiere italiane, alcuni stabilimenti stanno alzando muri (metaforicamente, ovvio) contro il cibo portato da casa. Succede che all’ingresso ci si trovi davanti a cartelli con divieti strani, tipo “Vietato consumare cibi propri”, oppure “Accesso vietato con borse frigo”.
Insomma, quello che per tanti è parte dell’esperienza estiva, per qualcun altro pare essere diventato un problema da eliminare. Ma il punto è: chi ha ragione? Chi può davvero decidere cosa portarti da mangiare in spiaggia?
Questo tira e molla ha attirato l’attenzione di tantissimi, soprattutto della gente comune che, stanca di regole poco chiare, si chiede se sia ancora possibile godersi la spiaggia senza troppe paranoie. E il panino con la mortadella, che fine fa?
Le “regole” di molti lidi
Capita sempre più spesso che a diversi turisti e bagnanti venga vietato di consumare cibo proprio sotto l’ombrellone. L’intento nella maggior parte dei casi è quello di difendere l’economia interna dello stabilimento, ma le modalità… lasciano perplessi.
Per molti è una brutta sorpresa, soprattutto per chi arriva con zaini pieni di cibo, magari preparato con cura la mattina presto. In tanti, pur di non fare discussioni, lasciano perdere — ma non senza protestare. E ora la questione è sul tavolo, con un’estate che si preannuncia piuttosto agitata, almeno sotto il profilo del pranzo.

La legge parla chiaro
Come riporta anche Gambero Rosso, la risposta è piuttosto netta. La normativa nazionale non dà ai gestori balneari il potere di vietare in modo assoluto cibo o bevande portati dall’esterno. Le spiagge, anche quelle con gli ombrelloni e i lettini a pagamento, restano beni pubblici, quindi il gestore può organizzare lo spazio ma non può trasformarlo in un ristorante con regole rigide.
Anche i comuni, che ogni anno aggiornano le loro ordinanze estive, raramente impongono divieti del genere. Anzi, in regioni come la Puglia o a Roma, è scritto nero su bianco che ognuno ha il diritto di consumare il proprio pasto, purché nel rispetto del decoro e delle altre persone. Certo, non puoi allestire una tavolata da matrimonio sotto l’ombrellone, ma se vuoi mangiarti una fetta di torta di mele… non ti può fermare nessuno.