ULTIM’ORA: se ti ammali ora in questa regione rischi grosso | Liste d’attesa per visite solo dal 2026

Un problema di tutta Italia

Liste d'attesa lunghissime (Canva) - notiziesecche.it

Ammalarsi, al giorno d’oggi, è un problema non solo per sé stessi, ma soprattutto a causa dei dottori che son, praticamente, irreperibili.

Negli ultimi anni, ospedali e centri di cura stanno affrontando cambiamenti profondi, spinti sia dalle nuove esigenze della popolazione, che dall’evoluzione tecnologica. L’aumento delle persone anziane e dei pazienti cronici, richiede infatti strutture più attrezzate, e personale formato, per gestire situazioni complesse.

Allo stesso tempo, la sanità si trova a fronteggiare una crescente pressione dovuta alla carenza di medici e infermieri, con turni sempre più intensi, e reparti spesso sovraccarichi. Una situazione che sta mettendo in difficoltà, non solo i professionisti, bensì anche i pazienti, che rischiano appunto tempi d’attesa più lunghi, e una minor attenzione personalizzata.

Un ruolo fondamentale è giocato dalle nuove tecnologie, come la telemedicina, i sistemi digitali di gestione, e le terapie innovative, i quali stanno trasformando il modo di diagnosticare, curare e monitorare i malati. Rendendo quindi i servizi, più rapidi ed efficienti.

Eppure, nonostante le sfide, ospedali e centri di cura restano punti di riferimento indispensabili. E il loro impegno costante, mostra come la sanità stia cercando di adattarsi, bilanciando risorse limitate e nuove opportunità, con l’obiettivo di garantire a tutti un’assistenza adeguata e di qualità.

Un percorso a ostacoli

Prenotare una visita dermatologica tramite il CUP, si sta rivelando un’impresa difficile per molti cittadini. E nonostante le rassicurazioni di un miglioramento generale, annunciate dalle autorità regionali, le testimonianze raccolte, narrano di una realtà ben diversa. Infatti, un paziente con impegnativa alla mano, ha tentato più volte di fissare un appuntamento, ma le disponibilità proposte risultavano incompatibili con tempi di cura accettabili.

Quindi, il caso riportato mette in evidenza un peggioramento costante. E già in primavera, i primi posti disponibili risultavano fissati per ottobre e novembre 2025. Mentre riprovando nei mesi successivi, la situazione è apparsa ancor più critica. Invero, le prime disponibilità compaiono nel 2026, con date distribuite tra febbraio a Carcare; marzo a Savona; e persino giugno, ad Albenga.

Una scelta obbligatoria
Prenotazioni private (Canva) – notiziesecche.it

Il ricorso al privato, e le difficoltà economiche

Di fronte a queste attese, il cittadino intervistato ha scelto di rivolgersi a una visita privata, consapevole che i tempi nel sistema pubblico, non sarebbero migliorati. Quantunque, non tutti hanno la possibilità economica di affrontare una spesa extra, e quest’aspetto, come sottolineato da imperiapost.it, mette in luce una profonda disuguaglianza, soprattutto per chi ha problematiche di salute più gravi, e non può permettersi ulteriori rinvii.

Secondo i dati della piattaforma “Agenas”, proprio la dermatologia rientra fra le specialità più critiche, con attese le quali, non di rado, superano appunto i limiti previsti. Sebbene le difficoltà, purtroppo, non riguardino solo la Liguria, bensì l’intera Italia. Dovendo, in questo contesto, sempre più persone rivolgersi al privato, con conseguenze pesanti sul bilancio familiare, e sul principio di equità del sistema sanitario nazionale.