Trucco benzina, anni e anni di carburante gratis | Basta soltanto una tessera: ovviamente è illegale
Esiste un trucco che ti permetterebbe di fare rifornimento gratis a vita, ma non è un’azione legale. Non fatelo!
Alcuni automobilisti ricorrono a trucchi illegali per risparmiare benzina, spesso motivati dall’aumento dei costi del carburante. Questi comportamenti includono la manomissione di dispositivi di misurazione, come i contatori delle pompe di benzina, o l’utilizzo di software per alterare i consumi registrati dal veicolo.
Un altro metodo diffuso è l’acquisto di carburante rubato o venduto sul mercato nero. In questi casi, il carburante viene spesso ottenuto da distributori non autorizzati o da furti diretti nelle stazioni di servizio.
Questo comportamento alimenta attività illecite e mette a rischio gli acquirenti, poiché il carburante potrebbe essere di qualità inferiore o contaminato.
Alcuni trucchi coinvolgono modifiche al motore per ridurre artificialmente i consumi. Ma queste modifiche possono causare gravi danni al veicolo e aumentare le emissioni inquinanti, contravvenendo alle normative ambientali.
Una truffa sofisticata
Negli Stati Uniti, una donna del Nebraska è stata arrestata con l’accusa di aver rubato oltre 20.000 litri di benzina, sfruttando un bug presente nel software di una nota catena di distributori di carburante. La truffa, che ha avuto luogo tra novembre 2022 e giugno 2023, è stata possibile grazie a un errore introdotto in seguito a un aggiornamento del sistema presso le stazioni Pump and Pantry. La donna utilizzava una carta bonus carburante, un programma di ricompensa che normalmente offre rimborsi per ogni litro acquistato, per aggirare il sistema.
Il trucco consisteva nel passare la carta bonus due volte consecutive attraverso il lettore del distributore, permettendole di rifornirsi gratuitamente. In pochi mesi, la donna ha utilizzato questa tecnica ben 510 volte, risparmiando una cifra equivalente a circa 27.000 dollari. Non solo ha sfruttato il bug per sé, ma ha anche concesso l’uso della carta a un’altra persona in cambio di 500 dollari. Il sistema è crollato quando, nel giugno 2023, il bug è stato risolto con un nuovo aggiornamento del software. In risposta, la donna ha venduto la carta a un uomo lo stesso giorno in cui il trucco ha smesso di funzionare.
Il fenomeno delle bonus card
Rintracciare l’autrice della truffa non è stato semplice per le autorità. Dopo la denuncia della società, le indagini si sono protratte per mesi. L’uomo che aveva acquistato la carta da lei è deceduto poco dopo, complicando ulteriormente il caso. Solo grazie all’analisi delle telecamere di sorveglianza e a lunghe verifiche incrociate è stato possibile risalire alla donna, che è stata arrestata a marzo 2024.
L’11 aprile affronterà il processo, e le leggi americane in materia di frode lasciano presagire pesanti conseguenze legali. Questo caso mette in luce anche il funzionamento delle bonus card, molto diffuse negli Stati Uniti. Questi programmi di ricompensa, accessibili tramite iscrizione gratuita su app o siti web, consentono di risparmiare sul costo del carburante. Gli utenti accumulano sconti inserendo il proprio numero di telefono o utilizzando carte di pagamento collegate.