TERREMOTO NEI SUPERMERCATI: pesticidi ovunque e non lo sappiamo | Questi prodotti sono sempre da evitare

Supermercato e pericoli (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Dietro le apparenze di ciò che mangiamo si nasconde spesso una realtà ben diversa: quello che crediamo sano potrebbe non esserlo affatto.
Ormai ci fidiamo dei colori. Se un’etichetta è verde, allora sarà anche “pulita”, giusto? E invece no, o almeno non sempre. L’idea che tutto ciò che è così sia automaticamente sano è diventata quasi una religione per molti, ma forse è il momento di rivederla.
Certo, ci lasciamo convincere facilmente da pubblicità rassicuranti e nomi che suonano salutari, ma… quante volte abbiamo davvero guardato oltre la confezione? Il marketing gioca con i nostri occhi e con quello che vogliamo sentirci dire.
Se un prodotto si presenta in un determinato modo, allora deve essere più leggero, meno dannoso, più “etico”. In teoria fila tutto, ma la realtà è un po’ più complicata. O meglio, è proprio un’altra cosa; e ciò accade più spesso di quanto pensiamo.
Ci siamo abituati ad associare il colore verde a qualcosa di genuino, ma spesso è solo una facciata. Perché diciamolo, chi non ha mai pensato che un prodotto del genere fosse la scelta migliore? Meno grassi, più fibre, niente sofferenze animali.
Quello che non ti aspetti
E poi dai, ti senti anche un po’ meglio con te stesso dopo averlo mangiato. Però c’è un però, e non è piccolo. Alcuni dati recenti stanno facendo crollare più di una convinzione, e non è roba da poco. Anche i grandi marchi ci stanno cavalcando l’onda del “green”, perché conviene.
Il problema è che spesso si bada più all’immagine che al contenuto. E proprio lì si nasconde il punto dolente. Una recente analisi ha fatto emergere dettagli che non ci aspettavamo. Anzi, che forse non volevamo proprio sapere.

Il paradosso
Un test condotto in Svizzera ha fatto un po’ di rumore, come riporta zafferanodop.it. Il mensile Bon à Savoir e l’emittente RTS hanno preso 14 panini da catene famose di fast food e li hanno passati al microscopio. Risultato? Tredici su quattordici contenevano pesticidi. Sì, anche quelli vegetariani. Anzi, soprattutto quelli. Tra le sostanze trovate c’erano il pipéronyl-butoxyde e la permetrina (questa addirittura è vietata in Svizzera perché sospettata di essere neurotossica). L’unico panino pulito è stato un cheeseburger di un marchio minore.
Insomma, chi pensava che i vegetali fossero la salvezza in queste situazioni potrebbe doverci ripensare. E pure in fretta. I burger senza carne, quelli che dovrebbero essere i più “verdi”, sono risultati i più contaminati. Perché? Beh, semplice: le proteine vegetali – da piselli, soia, frumento – vengono da coltivazioni spesso trattate con ogni tipo di pesticida. E no, non spariscono quando diventano polpette. Finiscono dritti nel panino e poi… beh, nel nostro stomaco.