TARI 2025, meglio non dimenticarla: cosa ti aspetta se fai questo errore

Rifiuti (PIXABAY FOTO) - www.notiziesecche.it
La Tari, scopri quali sono le sanzioni in caso di mancato pagamento e come il recente decreto Sanzioni ha modificato le regole.
La Tassa sui Rifiuti (TARI) rappresenta un’obbligazione tributaria essenziale per finanziare i costi relativi alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti urbani. Questo tributo è dovuto da tutti coloro che possiedono o detengono un immobile, sia ad uso abitativo che commerciale, indipendentemente dall’effettivo utilizzo dello stesso.
È importante sottolineare che le scadenze per il pagamento della TARI non sono uniformi a livello nazionale, ma vengono fissate autonomamente da ciascun Comune. Generalmente, l’importo dovuto viene suddiviso in due o tre rate, con l’ultima scadenza successiva al 30 novembre nel caso della divisione in tre rate.
Il mancato rispetto delle scadenze di pagamento della TARI comporta l’applicazione di sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, il recente decreto Sanzioni (decreto 87 del 2024) ha introdotto delle modifiche significative al sistema sanzionatorio per i tributi locali, con l’obiettivo di armonizzare la normativa a livello europeo e ridurre le sproporzioni tra l’importo non pagato e le sanzioni applicate.
Analizziamo nel dettaglio cosa succede in caso di ritardo o mancato pagamento della TARI 2025, quali sono le sanzioni previste e come il contribuente può regolarizzare la propria posizione avvalendosi dello strumento del ravvedimento operoso, tenendo conto delle novità introdotte dal decreto Sanzioni.
Cosa succede se si paga la TARI 2025 in ritardo: il ravvedimento operoso
Chi effettua il pagamento della TARI in ritardo rispetto alla scadenza fissata dal proprio Comune è soggetto all’applicazione di una sanzione. Tuttavia, è possibile beneficiare di una riduzione dell’importo della sanzione ricorrendo al ravvedimento operoso. Il ravvedimento operoso è uno strumento che consente ai contribuenti di regolarizzare spontaneamente omissioni, errori o illeciti fiscali, versando: il tributo non pagato; una sanzione ridotta; gli interessi calcolati sull’importo non pagato al tasso legale vigente.
Con l’articolo 2 del decreto 87 del 2024, la sanzione è stata ridotta dal 30% al 25%. Di conseguenza, anche le sanzioni per l’adempimento tardivo sono state modificate: Per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a novanta giorni, la sanzione è ridotta alla metà, e pertanto, a partire dal 1° settembre 2024, è pari al 12,5%.

Cosa succede se non si paga la TARI 2025
Se il contribuente non paga la TARI entro i termini stabiliti e non ricorre al ravvedimento operoso, le conseguenze diventano più serie della semplice sanzione amministrativa. Nel caso in cui l’intero importo dovuto non venga saldato entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento, quest’ultimo diventa esecutivo. A questo punto, oltre all’importo originario della TARI, vengono applicate sanzioni piene, interessi di mora e oneri di riscossione.
Il Comune ha la facoltà di avviare la riscossione coattiva per recuperare le somme dovute. Questo può comportare diverse azioni legali nei confronti del debitore, tra cui: il pignoramento dei beni mobili e immobili; il fermo amministrativo del veicolo; nei casi più gravi, l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile del debitore.