Taglio Antibiotici: sono tra i più comuni ma arriva la stretta da EMA | Riduzione drastica delle prescrizioni

Stretta sugli antibiotici illustrazione (Canva foto) - www.notiziesecche.it
Taglio all’uso dell’azitromicina: l’Ema lancia un segnale forte contro la resistenza agli antibiotici. Scopri cosa sta succedendo.
Capita spesso di sentirlo nominare dal medico di base, magari per curare una semplice bronchite o una fastidiosa otite. L’azitromicina è da anni uno degli antibiotici più prescritti in Europa, soprattutto perché adatta a pazienti di tutte le età e con effetti collaterali generalmente contenuti. Ma proprio per questo è finita sotto i riflettori.
Troppo usata, troppo spesso. È questa la preoccupazione crescente di molti esperti. L’abitudine di prescriverla con leggerezza ha alimentato un problema silenzioso ma sempre più grave: la resistenza antimicrobica. Più se ne fa uso, più i batteri imparano a difendersi, fino a rendere il farmaco inefficace.
Il rischio non è solo teorico. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’azitromicina è oggi nella categoria degli antibiotici “Watch”, quelli da sorvegliare con particolare attenzione. La sua efficacia va tutelata, anche perché è uno dei farmaci più preziosi per chi soffre di infezioni serie o è immunodepresso.
A lanciare l’allarme ora è anche l’Agenzia europea del farmaco (Ema), che ha proposto un vero e proprio cambio di passo. Come racconta Today, l’obiettivo è limitare l’uso del farmaco ai casi in cui è davvero necessario, per evitare di vanificare decenni di progressi nella lotta alle infezioni.
Le nuove restrizioni dell’Ema
Il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) ha stabilito che l’azitromicina non potrà più essere utilizzata per alcune condizioni in cui finora era comunemente prescritta. In particolare, sarà vietata per via orale nei casi di acne moderata, per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori e per la prevenzione delle riacutizzazioni d’asma. Secondo l’agenzia, non ci sono prove sufficienti sull’efficacia del farmaco in questi casi.
Questa revisione mira a ridurre la diffusione di batteri resistenti, senza però rinunciare alla possibilità di utilizzare l’azitromicina quando serve davvero. Il cambiamento arriva in risposta a dati concreti: il consumo è aumentato, così come i livelli di resistenza registrati in diversi paesi europei.

Cosa accade ora
Non sparirà del tutto, ma verrà usata con maggiore cautela. Le nuove linee guida mantengono l’uso dell’azitromicina per trattare infezioni respiratorie come sinusiti, bronchiti e polmoniti, ma anche malattie sessualmente trasmissibili e infezioni dentali. In questi contesti, l’efficacia del farmaco resta confermata.
L’Ema ha inoltre armonizzato le modalità d’uso in tutta Europa, per garantire che l’antibiotico venga prescritto solo secondo criteri scientifici aggiornati. L’obiettivo è chiaro: preservare l’azitromicina come risorsa terapeutica, evitando che l’uso eccessivo ne comprometta definitivamente il potere curativo.