SPIAGGE SVUOTATE: diramata la comunicazione ufficiale | Cosa sta succedendo

Estate finita? (depositphotos) - www.notiziesecche.it
Stagione estiva 2025 amara per il turismo: spiagge svuotate, prenotazioni annullate e ombrelloni lasciati chiusi. Cosa succede?
Arriva l’estate e uno pensa: “Che cosa può andare storto? Finalmente è arrivato il momento di prendere una pausa e di appendere tutto al chiodo!”.
Ci si muove tranquillamente sulle autostrade o sulla via del quartiere di casa propria per recarsi alla prima spiaggia o angolo al verde disponibile.
L’obiettivo? Godere della massima tranquillità, anche se dovessimo avere il caos attorno. Proviamo però adesso ad immaginare uno scenario diverso.
Si arriva alla spiaggia libera ed è tutto quanto come in inverno: svuotati i lidi, niente gente; prenotazioni zero e il “gelo” più assoluto. Che sia arrivata l’Apocalisse?
I pochi numeri del turismo
Stando a quanto rivela Eco Blog, l’estate del 2025 non è iniziata col migliore degli auspici: piogge intense e un meteo incerto hanno complicato i piani vacanzieri di moltissimi italiani, specialmente nella Riviera Adriatica. Già a giugno, il brutto tempo ha colpito duramente quasi tutta l’Italia, spingendo tanti turisti a cancellare le loro prenotazioni o a posticipare i viaggi. Persino luglio, nonostante un miglioramento del clima, non ha visto il solito afflusso di persone in vacanza.
Ma non solo; riferendosi in particolare a località balneari del Nord e del Centro, come Rosolina Mare, Nicola Brugiolo, influencer e imprenditore, dice:«Il nostro territorio, come gran parte della costa adriatica, si rivolge principalmente a una clientela di ceto medio che negli ultimi tempi si trova a fronteggiare l’aumento dei costi della vita, rincari continui e salari che, di fatto, restano fermi».

L’appello del settore
Ulteriormente preoccupante, secondo Eco Blog, è il cambiamento del tipo dei visitatori. Mentre in passato Rosolina Mare attirava un pubblico giovane, oggi la maggior parte dei turisti appartiene alla fascia over cinquanta, con una netta diminuzione dell’attrattiva ed un’inevitabile chiusura di alcune delle attività e dei locali del territorio, stando alla testimonianza di una giovane lavoratrice del settore. Nonostante ci si aspetti maggiori presenze a Ferragosto, la prospettiva per la stagione adriatica resta incerta e, addirittura, per alcuni avrebbe toccato il suo limite.
Infine, la presenza di turisti stranieri è diminuita, a favore di quegli italiani che spesso preferiscono soggiorni brevi, ovvero i cosiddetti “mordi e fuggi”, i quali non garantiscono certamente un ritorno economico stabile per le imprese locali. A tal proposito, i professionisti del settore turistico chiedono a gran voce che le autorità competenti si attivino con azioni mirate per dare una spinta, concentrandosi su un target di clientela più ampio e rinnovando le proposte, soprattutto pensando ai giovani, per contrastare così il declino attuale.