Spaventosi i Test sulle Fragole, massima attenzione: quanti pesticidi ci sono che finiscono nel nostro corpo

Attenzione alle fragole (Canva foto) - www.notiziesecche.it
I risultati dei test sulle fragole lasciano senza parole: quantità elevate di pesticidi finiscono nel nostro organismo.
Chi non ama le fragole? Sono uno di quei frutti che mettono subito di buon umore. Dolci ma con un pizzico di acidità, colorate, fresche, perfette in ogni momento della giornata. Quando arrivano nei banchi del mercato o del supermercato, è subito primavera, anche se magari fuori piove.
È facile farne scorta: le trovi ovunque, anche fuori stagione grazie alle coltivazioni in serra. Ci prepariamo frullati, marmellate, dolci, o ce le gustiamo così, semplici, con un po’ di limone o zucchero. Ma, diciamolo, la tentazione è così forte che spesso dimentichiamo di chiederci cosa stiamo davvero mangiando.
La frutta, per quanto “naturale” ci appaia, oggi è al centro di mille trattamenti: fertilizzanti, conservanti, disinfettanti. Sappiamo davvero cosa resta sulla buccia o, peggio ancora, cosa si infiltra dentro? La risposta, purtroppo, non è così rassicurante.
E le fragole non fanno eccezione. Anzi. Sono proprio tra quei frutti che assorbono e trattengono più residui chimici. E non basta sciacquarle sotto l’acqua per sentirsi tranquilli: la questione è un po’ più complessa di così.
Cosa hanno scoperto davvero i test sulla frutta più amata della primavera
Negli ultimi test effettuati su 15 campioni di fragole vendute nella grande distribuzione italiana, sono stati rilevati fino a sette diversi residui di pesticidi in una sola vaschetta. Tutti i prodotti analizzati erano coltivati in Italia, e anche se i valori erano sotto i limiti di legge, la presenza di sostanze chimiche resta un dato concreto.
Alcune marche se la cavano meglio di altre: molto bene, ad esempio, le fragole biologiche di Carrefour e quelle di NaturaSì. Ma in altri casi, come i prodotti a marchio Favetta o le fragole Regina lucane, i residui erano molto più numerosi, anche se formalmente “tollerati”. Il punto è: è davvero accettabile ingerire un mix di fungicidi ogni volta che si addenta un frutto?

Tutti i residui sono “legali”, ma nessuno è davvero innocuo
Secondo gli esperti, molte di queste sostanze — nomi complicati come boscalid, pyraclostrobin o penconazole — possono interferire con il sistema endocrino o avere effetti sullo sviluppo del feto. Alcuni composti, come l’acetamiprid, sono già sospettati di contribuire alla riduzione delle api, fondamentali per l’equilibrio ambientale.
Insomma, anche se non siamo di fronte a un’emergenza sanitaria, è chiaro che qualcosa va ripensato. Forse è il caso di iniziare a leggere le etichette con più attenzione, preferire prodotti certificati o biologici, e magari non fidarsi troppo dell’aspetto perfetto delle fragole confezionate. Perché dietro quel rosso brillante, potrebbe nascondersi più chimica di quanto immaginiamo.