Si trema davanti al Bancomat: non superare questa cifra del prelievo | Da giugno ti stangano

Arrivano le strette (pixabay.com) - www.notiziesecche.it
Dal 28 giugno, preparati a cambiamenti al Bancomat: nuove tariffe, controlli fiscali più severi e limiti da tenere d’occhio.
La riluttanza verso i pagamenti digitali è ancora una caratteristica diffusa tra molti italiani. Nonostante la crescente popolarità dei sistemi digitali e tracciabili, molti preferiscono ancora il contante, percepito come più sicuro e libero.
Tuttavia, anche prelevare contanti può diventare un’operazione delicata e potenzialmente rischiosa. Col tempo, il semplice atto di prelevare denaro da un Bancomat potrebbe avere conseguenze inattese.
Quella che sembra un’azione di routine, fatta per soddisfare bisogni personali, potrebbe finire sotto la lente d’ingrandimento delle banche e delle autorità di controllo.
Tutto questo in nome della trasparenza e della lotta all’evasione fiscale. Le novità in arrivo non fanno eccezione e, anzi, segnano un punto di svolta tra vecchie abitudini e nuovi obblighi.
Ecco cosa cambia
Come riportato da Supereva, dal 28 giugno prossimo entreranno in vigore importanti modifiche sull’uso dei Bancomat. Si tratta di un adeguamento normativo previsto da una direttiva europea che mira a rendere più trasparente il sistema delle commissioni tra le banche. La principale novità è che sarà la banca proprietaria del Bancomat a stabilire e applicare direttamente la commissione sul prelievo, mostrandone l’importo esatto sullo schermo prima che l’utente confermi l’operazione. Prima, questo importo era deciso dalla banca del cliente; l’obiettivo dichiarato è aumentare la trasparenza e stimolare la concorrenza tra le banche.
Un altro aspetto importante riguarda i controlli fiscali legati ai prelievi di contanti. Sempre secondo Supereva, superare i 10.000 euro di prelievi in un mese può far scattare una segnalazione automatica della banca all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Anche se la legge italiana non impone un limite massimo, superare questa soglia spinge la banca a chiedere spiegazioni al cliente e può portare all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.

Un piano europeo
Non è una sanzione automatica, ma un controllo per tracciare le operazioni in contanti. È importante sapere che ogni banca stabilisce autonomamente i limiti di prelievo giornalieri e mensili, con soglie che vanno solitamente da 250 euro al giorno fino a un massimo di 3.000 euro al mese. Invece, per i prelievi allo sportello non ci sono limiti fissi, ma è consigliabile avvisare la banca in anticipo per importi elevati.
Come evidenzia Supereva, l’Italia si sta ispirando a nazioni come Germania e Olanda, dove le procedure sui prelievi sono già gestite da meccanismi che assicurano una maggiore trasparenza dei costi. In questi paesi, la comunicazione immediata della commissione ha promosso una concorrenza più corretta tra le banche, con conseguente diminuzione delle spese per i consumatori. Con questa nuova legislazione, l’obiettivo dell’Italia è rendere il mercato più chiaro, efficace e in linea con le normative europee.