Quadro RS: se hai sbagliato a compilarlo nella dichiarazione dei redditi ora sei sotto scacco | Li stanno controllando a tappeto

Redditi e quadro RS, attenzione a quest'aspetto (DepositPhotos) - NotizieSecche
C’è un errore che tutti commettono quando bisogna compilare il quadro RS della dichiarazione dei redditi: a cosa fare attenzione
In Italia la burocrazia è una fase importante e fin troppo macchinosa. Ogni anno per esempio, tutti devono occuparsi del modulo 730 e della tanto temuta Dichiarazione dei Redditi.
Coloro che hanno un’attività commerciale e una partita IVA spesso e volentieri si rivolgono a professionisti come commercialisti o studi specializzati per riuscire ad avere tutto in ordine. È vero che in Italia ci sono tanti furbetti ma ci sono anche tante persone che sono oneste e vogliono pagare fino all’ultimo centesimo di tasse.
Eppure, sembra che a volte il Fisco e gli organi di controllo siano attenti a ogni minima virgola sbagliata. Anzi, a volte sembra proprio che più si è attenti più escono fuori errori grossolani.
Ora sembra che gli agenti di controllo si stiano soffermando sul quadro RS: chi lo sbaglia potrebbe subire conseguenze gravi. Ecco cosa ricordare e come fare per evitare errori.
Quadro RS, qual è la cosa alla quale prestare attenzione?
Qualcuno potrebbe pensare che affidarsi a professionisti quando si parla della Dichiarazione dei Redditi sia la cosa più saggia e giusta da fare. In realtà le cose non stanno proprio così. Ci sono cose minuziose che potrebbero sfuggire anche a chi lavora costantemente con i moduli e i documenti.
Nella fattispecie, coloro che sono in partita IVA forfettaria, dovrebbero compilare in modo accurato e preciso il quadro RS. Ma perché questa parte dovrebbe essere attenzionata? A spiegarlo è il sito informazionefiscale.it che riporta l’esperienza di un cliente in partita IVA e regime forfettario. In pratica, l’Agenzia delle Entrate ha contestato il valore nullo inserito nel quadro RS affermando che il cliente doveva specificare le spese relative alle bollette energetiche e ai consumi quotidiani.

Come mai questo caso?
L’Agenzia delle Entrate si è soffermata in questo caso specifico perché il cliente utilizza la sua residenza anche come ufficio. Nulla di strano ma per l’AdE la voce nel quadro RS non può corrispondere a zero. Per alcuni professionisti questo è un errore concettuale ma gli organi di controllo non vogliono fare sconti.
Insomma, attenzione a due cose: la prima, se si è in regime forfettario bisogna indicare nel quadro RS i dati corretti, la seconda che nell’ultimo periodo non sono pochi i controlli dell’Agenzia delle Entrate, sempre pronta per scovare coloro che non vogliono pagare quanto dovuto.