PRONTI, PENSIONE, VIA: finalmente ora ci puoi andare | C’é solo un requisito da possedere

Pensione e soldi (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Pensione anticipata? Forse ora si può davvero fare, ma solo se rientri in un certo requisito: ecco quale e tutte le informazioni.
Negli ultimi tempi, quando si sente parlare di pensioni in Italia, la sensazione è sempre quella: confusione e incertezza. Tanti annunci, qualche promessa, poi però nella pratica cambia poco o niente per chi spera di uscire prima dal lavoro.
Il sistema resta legato a regole rigide, in particolare alla legge Fornero, che, diciamolo, ha un po’ bloccato tutto. E intanto, chi ha redditi modesti o carriere complicate continua a restare indietro. Non è un caso se da anni si cerca una soluzione per rendere l’accesso alla pensione più flessibile e meno punitivo.
Le vecchie formule, tipo Quota 100 o 102, sembravano offrire uno spiraglio, ma alla fine sono rimaste fuori proprio le persone più in difficoltà, quelle con meno contributi o un reddito non proprio stellare. Insomma, chi avrebbe più bisogno di un aiuto spesso è il primo a non poterne usufruire.
C’è anche una questione di giustizia sociale, eh. O almeno dovrebbe esserci. Perché continuare a ragionare solo in base all’età o agli anni di contributi, senza guardare alla situazione economica complessiva, non è più sostenibile.
Cambiamenti ed evoluzioni
La vita è cambiata, le carriere sono più frammentate e non tutti hanno avuto le stesse opportunità. Chi ha lavorato tanto, ma ha guadagnato poco, rischia di ritrovarsi con una pensione minima e pure in ritardo. A questo punto entra in gioco un indicatore che, finora, non aveva molto spazio nel mondo delle pensioni: l’ISEE.
Eh sì, proprio quello usato per le mense scolastiche o il bonus affitto. Ma pare che adesso potrebbe diventare uno strumento fondamentale anche per decidere quando andare in pensione. Una bella rivoluzione, se ci pensi.

Una novità che potrebbe cambiare le regole del gioco
Stando a quanto riportato da impresamia.com, si sta discutendo una proposta che avrebbe dell’incredibile: chi ha un ISEE sotto i 35.000 euro potrebbe uscire prima dal lavoro, grazie alla cosiddetta Quota 41 “flessibile”. E attenzione, senza penalizzazioni sull’importo mensile. Cioè, niente tagli sull’assegno pensionistico. Una svolta, considerando che finora chi andava via prima ci rimetteva sempre qualcosa. In pratica, si inizierebbe a tenere conto anche della condizione economica del lavoratore, e non solo dei soliti requisiti. Un sistema più umano, forse.
Perché se uno ha un reddito basso e magari pure una situazione familiare complicata, ha più diritto di altri a godersi un po’ prima il riposo, no? C’è un altro dettaglio interessante, forse sfuggito ai più: dal 2025 il calcolo dell’ISEE verrà rivisto. In particolare, non verranno più considerati i titoli di Stato – tipo BOT o BTP – nel conteggio. Sembra una cosa tecnica, ma cambia tutto. Perché anche chi ha dei risparmi messi via in quei titoli potrebbe restare sotto la soglia dei 35.000 euro, rientrando così nei requisiti per l’uscita anticipata. Insomma, questa riforma potrebbe diventare una piccola rivoluzione sociale. Vedremo se sarà la volta buona.