Pericolo Mare: sparisce un’intera isola a causa dell’innalzamento delle acque | Queste spiagge sono a rischio

Pericolo di affondamento (Canva) - notiziesecche.it
Purtroppo, le forti piogge che quest’anno si son avvicendate nel mondo, stanno provocando un brutale innalzamento dei livelli dei mari.
La pioggia è una componente essenziale del ciclo dell’acqua, poiché ha un impatto diretto sul livello di mari, fiumi e laghi. Non a caso, quando le precipitazioni son abbondanti, si attiva una serie di processi che modificano l’equilibrio degli ecosistemi acquatici.
I fiumi, ricevono l’acqua piovana direttamente o tramite lo scioglimento di neve e ghiaccio: e un eventuale eccesso, può causare un aumento del loro livello, con il conseguente rischio di esondazioni. I laghi, invece, accumulano l’acqua in modo più lento, ma duraturo.
La capacità del terreno di assorbire liquidi è fondamentale: e se il suolo è già saturo o impermeabile, l’acqua defluisce rapidamente verso corsi d’acqua, contribuendo quindi all’innalzamento dei livelli.
Al contrario dei mari, in cui l’effetto è più graduale. Infatti, l’aumento del livello marino deriva in parte anche dal maggior afflusso d’acqua dolce proveniente dai fiumi in piena: oltre che dai cambiamenti climatici, e dallo scioglimento dei ghiacci.
Un litorale in pericolo
A proposito di problematiche terrestri, proprio la costa adriatica dell’Albania sta affrontando una crisi ambientale senza precedenti. Per cui, oltre 150 chilometri dei suoi 273 totali, son colpiti da una drammatica erosione costiera. A Velipoja, per esempio, le onde hanno già cancellato porzioni di una pineta secolare; mentre a Golem, l’eccessiva cementificazione legata al turismo di massa, accelera la scomparsa delle spiagge. Motivo per cui, il cambiamento climatico unito a un’urbanizzazione incontrollata, rappresenta dunque un mix letale per l’ecosistema costiero.
Secondo la NASA, il livello medio del mare globale è salito di 10 cm in trent’anni. Fenomeno, questo, che in Albania è aggravato dall’espansione turistica: come nel 2023, in cui si son infatti superati i 10 milioni di visitatori. A Velipoja, il mare avanza di oltre cinque metri all’anno, sprofondando all’interno delle foreste costiere. E non potendo più resistere, i pini vengono sradicati dalle mareggiate, venendo poi abbandonati sulle spiagge.

L’isola scomparsa
Un simbolo di questo disastro è l’Isola di Francesco Giuseppe, scomparsa dal 2012. La quale, situata alla foce del fiume Buna, era un’oasi per la fauna e per i turisti: ma che con l’innalzamento del mare, unito alla costruzione di dighe, l’ha fatta svanire nel nulla. Rivelandosi, purtroppo, solo una delle tante vittime dell’erosione.
A Kune, i bunker comunisti degli anni ’70, son stati inghiottiti dal mare. E per questo e molto altro, gli abitanti hanno paura per il futuro. A Golem, invero, la spiaggia ha perso 70 metri in 16 anni: e senza un intervento immediato, turismo ed economia rischiano seriamente di affondare insieme alla costa.