Pericolo freddo: l’accensione riscaldamento in questa regione slitta fino a questa data | Meglio avere a disposizione coperte e cappotti

Donna con felpa al freddo (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it

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In questa regione le temperature calano in fretta, ma per accendere i termosifoni bisognerà attendere ancora un po’.

Le mezze stagioni non esistono più, dicono. E a quanto pare, almeno quest’anno, ci hanno preso in pieno. Fino a pochi giorni fa sembrava ancora estate, con temperature che sfioravano i 30 gradi. Ora, invece, ci si ritrova a cercare sciarpe e giacche negli scatoloni dell’anno scorso. Un cambio improvviso che ha colto un po’ tutti di sorpresa, creando non poco scompiglio anche nelle solite routine quotidiane.

Il punto è che quando le giornate iniziano ad accorciarsi e l’aria si fa più pungente, la domanda arriva puntuale: “Ma quando si potrà accendere il riscaldamento?”. È una questione che torna ogni autunno, e che riguarda non solo il comfort ma anche la gestione dei consumi, le regole locali e – diciamolo – la sopravvivenza mattutina fuori dal piumone.

Certo, ognuno ha le sue soluzioni creative: chi tira fuori le stufette elettriche, chi si infila due paia di calzini, chi si arrangia con tisane bollenti. Ma non poter ancora attivare i termosifoni mette a dura prova anche i più pazienti. E in particolare per anziani, bambini o persone più fragili, il freddo improvviso può essere più di un semplice fastidio.

Il problema è che non in tutte le città funziona allo stesso modo. Questa regione è divisa in diverse fasce climatiche e questo vuol dire, in parole povere, che le regole per accendere il riscaldamento cambiano a seconda di dove si vive.

Perché qualcuno dovrà ancora stringere i denti

Il fatto è che, salvo decisioni straordinarie, chi ha il riscaldamento centralizzato dovrà aspettare. E nel frattempo? Coperte sul divano, felpe a strati e magari una borsa dell’acqua calda (sì, esistono ancora). Le temperature, dicono le previsioni, potrebbero scendere anche sotto i 10 gradi in pianura, e la cosa non è proprio trascurabile.

Intanto, in diverse città si discute già sull’opportunità di anticipare la data ufficiale, mentre in altre si resta in attesa. Tutto dipende dal freddo che verrà e dalle scelte dei singoli comuni. Una cosa è certa: l’autunno è arrivato sul serio, e il riscaldamento – per ora – può aspettare.

Termosifone spento (Pixabay foto) - www.notiziesecche.it
Termosifone spento (Pixabay foto) – www.notiziesecche.it

Cambia tutto con una data già fissata

Come riporta anche Il Resto del Carlino, in Emilia-Romagna i riscaldamenti si potranno accendere a partire dal 15 ottobre. Quella è la data ufficiale fissata a livello regionale. Ma – e qui viene il bello – i sindaci possono intervenire con ordinanze specifiche, e decidere se anticipare o posticipare, in base a come si mettono le cose col meteo.

Non è detto, quindi, che ovunque si dovrà aspettare quella data precisa. In certi comuni – magari quelli più esposti o in montagna – potrebbero arrivare deroghe per permettere l’accensione anticipata. Tutto dipende da come evolveranno le temperature nei prossimi giorni. Quindi… occhi aperti e orecchie tese alle comunicazioni locali.