Pensione a 64 anni e 20 di contributi: questi due requisiti non bastano | Qual é il cavillo che esclude migliaia di persone

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Pensione (Canva foto) - www.notizesecche.it

Andare in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi non è così semplice: c’è un dettaglio poco noto che sta escludendo tanti lavoratori.

Tutti, prima o poi, iniziano a pensare al momento in cui smetteranno di lavorare. Per alcuni è un pensiero lontano, per altri un obiettivo sempre più vicino. Ma per tutti, la pensione resta uno dei temi più sentiti, discussi e – diciamolo – spesso pieni di dubbi e incertezze.

Si parla tanto di riforme, di flessibilità in uscita, di diritti acquisiti, ma ogni volta che si entra nel dettaglio delle regole cambia tutto. Le eccezioni sembrano più delle regole, e ci si ritrova spesso a fare calcoli complicati solo per capire se e quando si potrà finalmente andare in pensione.

Uno dei nodi più controversi riguarda proprio i criteri per uscire in anticipo rispetto all’età standard. Le condizioni sembrano chiare, ma basta poco per scoprire che in realtà c’è sempre un “ma” dietro l’angolo. E spesso si tratta di cavilli che penalizzano chi ha iniziato a lavorare molti anni fa.

Il paradosso è che chi ha contribuito più a lungo, magari per decenni, rischia di restare bloccato più a lungo di chi ha versato per un periodo più breve ma in tempi più recenti. Insomma, il sistema pensionistico italiano ha le sue zone d’ombra, e in molti ci finiscono dentro senza nemmeno saperlo.

Quando 64 anni e 20 di contributi non bastano

La cosiddetta “pensione anticipata contributiva” permette di lasciare il lavoro a 64 anni con almeno 20 anni di contributi. Ma c’è un requisito nascosto che cambia tutto: per accedere alla misura, è necessario che il primo versamento previdenziale sia avvenuto dopo il 31 dicembre 1995. Chi ha anche un solo anno prima di quella data viene automaticamente escluso.

Non solo: bisogna anche raggiungere un importo minimo della pensione, pari a tre volte l’assegno sociale (oltre 1.600 euro al mese). Le soglie si abbassano solo per le donne con figli. Ma il nodo resta sempre lo stesso: se hai anche un solo contributo prima del 1996, sei fuori. Punto.

Concetto di pensione
Concetto di pensione (Canva foto) – www.notizesecche.it

Una regola che taglia fuori migliaia di lavoratori

E così, molte persone che avrebbero tutti i requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione si trovano escluse da questa possibilità. È il caso, ad esempio, di chi ha lavorato pochi mesi negli anni ‘90 e poi ha ripreso la carriera anni dopo. Quel dettaglio, all’apparenza irrilevante, oggi fa la differenza tra andare in pensione o restare al lavoro.

Si parla di una possibile riforma che estenda il beneficio anche a chi ha iniziato a lavorare prima del 1996, ma intanto migliaia di persone restano bloccate per via di un tecnicismo che in pochi conoscono. E la pensione, che dovrebbe essere un diritto chiaro, diventa ancora una volta un percorso a ostacoli.