Orrore ACQUA NON POTABILE: è dappertutto in Italia | Lo studio desta grande preoccupazione

Da NON BERE!

Acqua non potabile (Canva) - notiziesecche.it

L’acqua non potabile, purtroppo sta espandendosi a macchia d’olio in tutta Italia Ecco perché bisogna stare attenti a tutto!

Le intossicazioni rappresentano un problema diffuso e spesso sottovalutato, il quale può colpire chiunque, in diverse circostanze. Verificandosi quando l’organismo entra in contatto con sostanze nocive, superando la capacità naturale del corpo di neutralizzarle ed eliminarle.

Uno dei motivi principali è legato all’alimentazione. Cibi contaminati, mal conservati, o preparati in modo scorretto, possono infatti provocare intossicazioni alimentari, che si manifestano con sintomi come nausea, vomito, e dolori addominali.

Anche l’esposizione a sostanze chimiche, come detergenti domestici, pesticidi, o farmaci assunti in dosi errate, è una delle cause più comuni. E in questi casi, il rischio aumenta se non vengono seguite le indicazioni di utilizzo, o se mancano le dovute precauzioni.

Infine, le stesse possono derivare dall’inquinamento ambientale, dall’aria che respiriamo, e all’acqua (come appunto vedremo più avanti) che beviamo. Fattori che rendono quindi evidente, quanto sia importante la prevenzione, nella vita quotidiana in generale.

Un pasto finito in ospedale

Un gruppo di turisti è stato colpito da un sospetto caso d’intossicazione alimentare, dopo aver cenato in un ristorante di Ricadi, nel Vibonese. Episodio verificatosi venerdì scorso, nella notte, in cui i commensali hanno appunto iniziato ad avvertire sintomi compatibili con una reazione tossica da cibo, che li ha costretti a recarsi immediatamente in ospedale.

Il giorno seguente, i turisti si son presentati al Pronto soccorso dell’ospedale di Tropea, dove son stati sottoposti a controlli medici, e trattamenti specifici. E dopo esser stati stabilizzati, dimessi, potendo far ritorno a casa, senza ulteriori complicazioni immediate.

Analisi in corso
Indagini approfondite (Canva) – notiziesecche.it

Accertamenti sanitari in corso

Sul caso è intervenuta l’Asp di Vibo Valentia, sotto la direzione del dottor Giuseppe Barbieri, responsabile dell’unità di Igiene degli alimenti e della nutrizione. Così, gli ispettori hanno avviato indagini approfondite sulle materie prime utilizzate, e sulle condizioni igieniche del locale. E dopo i controlli previsti, il ristorante ha potuto riaprire due giorni più tardi, come comunicato dai proprietari tramite i social. Secondo ansa.it, l’attenzione si concentra dunque sulla catena alimentare, e sulle procedure di conservazione.

Un ulteriore aspetto sott’osservazione, riguarda l’acqua, dichiarata appunto non potabile dal Comune di Ricadi, pochi giorni prima dell’episodio. Difatti, l’ordinanza ne aveva già vietato l’utilizzo per fini alimentari, sollevando l’ipotesi di un collegamento con l’intossicazione registratasi. Pertanto, le analisi in corso chiariranno, nei prossimi giorni, la reale dinamica dei fatti, e le eventuali responsabilità.