NUOVO PARADISO FISCALE: gli italiani portano i loro soldi proprio qui | Si risparmiano un sacco di tasse

Illustrazionbe del calcolo delle tasse (Depositphotos FOTO) - www.notiziesecche.it
Dimentica la Svizzera: i capitali italiani stanno trovando nuove rotte per il risparmio fiscale, ecco dove.
Il concetto di “paradiso fiscale” evoca immagini di luoghi con regimi tributari estremamente vantaggiosi, aliquote di tassazione basse o nulle e agevolazioni specifiche per i non residenti. L’obiettivo di questi Stati è attrarre capitali esteri, favorendo insediamenti produttivi e finanziari.
Per anni, la Svizzera ha dominato la scena come meta privilegiata per i capitali italiani in cerca di un regime fiscale più favorevole. Tuttavia, recenti accordi bilaterali e un mutato scenario globale stanno ridisegnando la mappa dei flussi finanziari.
Questo spostamento dei capitali non è casuale, ma è il risultato di precise scelte basate su politiche fiscali convenienti e, in alcuni casi, su normative meno stringenti. È un fenomeno che evidenzia come il denaro sia sempre alla ricerca delle condizioni più favorevoli, adattandosi rapidamente ai cambiamenti geopolitici ed economici.
La ricerca di “luoghi fiscalmente sicuri e quasi a costo zero” è una costante per molti investitori, è importante notare che anche le giurisdizioni emergenti sono sempre più sotto la lente di ingrandimento delle autorità internazionali, per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo.
Abu Dhabi, Turchia e Russia: le nuove mete dei capitali italiani
Secondo i dati dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, nel secondo semestre del 2024, Abu Dhabi è emersa come una delle principali destinazioni per i capitali italiani. L’emirato ha registrato oltre 8 miliardi di euro di bonifici movimentati da e verso banche italiane, un flusso più che triplicato rispetto ai 2,5 miliardi del 2019. Questa crescita significativa sottolinea il suo ruolo di “nuovo paradiso fiscale” grazie a regole più flessibili, distanti dagli standard rigorosi dell’Unione Europea.
Anche la Turchia e la Russia si stanno affermando tra le nuove mete privilegiate, registrando flussi di circa 6 miliardi di euro ciascuna. Questi cambiamenti evidenziano un marcato spostamento delle transazioni finanziarie verso aree con una tassazione decisamente agevolata. Questo fenomeno si è intensificato dopo la stipula dell’accordo bilaterale italo-svizzero del 2023, che ha escluso la Confederazione Elvetica dalla lista dei paradisi fiscali per le persone fisiche in Italia, spingendo gli italiani a cercare alternative.

Croazia e Bulgaria sotto monitoraggio
Oltre alle destinazioni sopra menzionate, i dati rivelano che una parte significativa dei capitali italiani si sta dirigendo anche verso giurisdizioni come la Croazia e la Bulgaria. Questi Paesi sono stati inseriti nella “lista grigia” per carenze sistemiche nella prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo.
La Bulgaria ha avviato diverse riforme per migliorare la trasparenza dei registri societari e il controllo degli operatori di valute virtuali, mentre la Croazia punta a rafforzare la vigilanza su operazioni immobiliari e società di comodo. Nonostante i flussi verso queste giurisdizioni a rischio rappresentino una quota limitata dell’operatività bancaria italiana, il loro valore assoluto è elevato, attestandosi su quasi 90 miliardi di euro movimentati nel semestre.