Niente ISEE: questi soldi arrivano senza presentare alcun documento | Le famiglie tirano un sospiro di sollievo

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I sussidi in Italia sono spesso legati all’ISEE. Ma questo di cui vi parleremo fortunatamente no! Ecco tutti i dettagli.
Parlando del supporto statale in Italia, la gestione delle risorse finanziarie dedicate ad assistere le famiglie italiane è un argomento articolato e in costante cambiamento.
Infatti, numerosi bonus e agevolazioni sono direttamente correlati alla presentazione dell’ISEE, parametro che valuta il reddito equivalente di un nucleo familiare e determina l’accesso a specifiche prestazioni sociali.
Negli ultimi anni, tuttavia, sono state adottate varie misure finalizzate a facilitare l’accesso ai sussidi economici, con l’intento di rendere il sistema più aperto e fruibile da tutti.
L’intento è di assicurare un livello sufficiente di benessere alle famiglie, in particolare quelle con figli a carico, fornendo un supporto tangibile per affrontare le difficoltà economiche quotidiane.
Aperto a tutti
In base a quanto riportato da Green Style, l’INPS ha reso disponibile un sussidio che può arrivare a un massimo di 44.000 euro, e la novità è che è possibile richiederlo anche senza presentare l’ISEE. Si tratta dell’Assegno Unico Universale, il quale sostituisce vari tipi di aiuto precedenti come gli assegni familiari, le detrazioni fiscali e altri bonus. Introdotto tramite il decreto legislativo n. 230 del 2021 e attivo da marzo 2022, l’assegno unico universale è destinato a tutte le famiglie con figli, senza delle restrizioni severe, sebbene le somme assegnate cambino in base all’ISEE.
Le famiglie con un ISEE che supera i 40.000 euro ricevono un minimo garantito di 50 euro per ogni figlio, mentre per quelle con un reddito più basso, l’importo può arrivare a 175 euro mensili per figlio, con un totale che può superare i 44.000 euro nel corso degli anni, fino al compimento dei 21 anni del bambino. Questa progressività è progettata per fornire un maggiore sostegno alle famiglie che si trovano in difficoltà economica a seconda di varie fasi.

Aggiunte e circostanze ulteriori
Secondo la fonte, sono previste anche delle aggiunte per determinate circostanze: famiglie in cui entrambi i genitori sono lavoratori, nuclei familiari numerosi con almeno quattro figli, madri di età inferiore ai 21 anni e bambini con disabilità. Nel caso di disabilità, l’importo dell’assegno è aumentato in base alla gravità, con massimo di 100 euro per bambini non autosufficienti e 80 euro per disabili tra i 18 e i 21 anni.
L’assegno viene elargito dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, a condizione che il bambino sia parte del nucleo familiare e stia seguendo un percorso di studi, di formazione professionale o di servizio civile. Elemento rilevante è la possibilità di accumulare l’assegno unico con altre tipologie di aiuti, ma nel caso dell’ RDC, l’importo viene modificato per evitare sovrapposizioni. Inoltre, l’assegno non è considerato nel calcolo del reddito ai fini fiscali, offrendo così ulteriore vantaggio ai beneficiari.