Nascondete i SOLDI o vi portano via tutto: questo metodo é legale e lo usano anche i pensionati

Soldi nascosti (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it

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Sempre più italiani cercano modi legali per proteggere i propri risparmi da imprevisti, controlli fiscali e blocchi bancari.

Nascondere i soldi… detta così suona male, lo so. Ma in realtà è qualcosa che molti stanno iniziando a considerare, soprattutto in tempi incerti come questi. Non stiamo parlando di roba losca, ma di precauzioni. Difendere i risparmi oggi è quasi un’arte: tra tasse, imprevisti e burocrazia, è normale cercare modi per tenere al sicuro quello che si è faticosamente messo da parte.

Il concetto di “privacy finanziaria” ormai è diventato una necessità, non più un capriccio per pochi. L’intromissione costante nella sfera economica privata – tra controlli, notifiche e limiti – ha spinto molti a rivedere come gestiscono il denaro. Ed è lì che scatta la voglia di capire se ci siano alternative legali ma meno “trasparenti”. Sì, perché non è illegale voler mantenere un po’ di riservatezza. Anzi, a volte è una forma legittima di autodifesa.

C’è chi ha vissuto esperienze passate con banche in difficoltà, blocchi improvvisi del conto o, peggio ancora, pignoramenti. Quindi non sorprende che siano proprio loro a cercare soluzioni più sicure, anche se fuori dagli schemi abituali. In fondo, chi meglio di loro sa quanto possa essere fragile il sistema?

Quello che molti ignorano è che esistono strumenti del tutto regolari per gestire il denaro con maggiore discrezione. E non servono conoscenze finanziarie da esperti o consulenti costosi. Basta informarsi, e capire che certe opzioni sono più accessibili di quanto si pensi. A volte, tutto sta nel sapere cosa puoi fare… senza rischiare guai.

Metodi discreti e completamente legali

Come riporta Brocardi.it, una delle soluzioni più “furbe” ma assolutamente legali è l’assegno circolare. Sì, proprio quello di cui parlavano i nostri nonni. Richiederlo alla banca vuol dire spostare una somma dal conto corrente a un titolo che resta sotto il controllo dell’istituto ma non più visibile nei tuoi saldi. Quindi? Quindi se c’è un pignoramento in arrivo o un blocco improvviso, quei soldi non sono lì da “vedere”.

Molti scelgono di farsi intestare l’assegno a sé stessi o a qualcuno di fiducia. Poi lo mettono in un posto sicuro – spesso in una cassetta di sicurezza – e aspettano il momento giusto per incassarlo. Ah, e dura anche tre anni, mica poco. Il tutto, ovviamente, rispettando le regole. Niente giochetti: qui si parla di soluzioni intelligenti, non di scorciatoie illegali. E non finiscono qui.

Soldi in banconote (Pixabay foto) - www.notiziesecche.it
Soldi in banconote (Pixabay foto) – www.notiziesecche.it

Altri metodi

Un altro sistema, un po’ più “internazionale”, è aprire un conto all’estero. No, non è un reato. L’importante è dichiararlo nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RW. Paesi come Svizzera o Lussemburgo sono ancora tra i preferiti, anche se oggi – va detto – le banche sono più trasparenti rispetto al passato.

Poi c’è la classica cassetta di sicurezza, che molti pensionati continuano a usare proprio perché semplice e affidabile. Il contratto con la banca c’è, certo, ma quello che ci metti dentro… resta affar tuo. Contanti, oro, documenti… tutto lì, fuori dalla portata di occhi indiscreti. Ovviamente, se ci sono problemi seri (tipo indagini fiscali), le autorità possono intervenire. Ma in condizioni normali? Nessuno sa cosa ci sia dentro. Anche PayPal, in un certo senso, rientra tra i conti esteri, visto che non è legato a banche italiane. E questo, per chi teme blocchi improvvisi del conto principale, può offrire una minima ma utile riserva.