Mettono l’OLIO D’OLIVA al posto della crema solare ma si riducono così: questa abitudine é pericolosissima per la salute

Sicuri di volerlo usare ancora? (canva.com) - www.notiziesecche.it
Usare l’olio d’oliva per abbronzarsi è rischioso: accresce i pericoli per la pelle. Ecco cosa accade realmente.
Il sole esercita un’attrazione magnetica. Rappresenta la vita, l’energia e il benessere; per molti simboleggia la promessa di estati luminose, pelle radiosa e giornate spensierate.
Sull’abbronzatura abbiamo creato una vera e propria cultura, composta da riti, costumi e “credenze” tramandate nel tempo.
Tra queste, c’è anche la convinzione che l’olio d’oliva possa fungere da sostituto delle moderne protezioni solari, regalando un’alternativa più “naturale” e tradizionale.
Questa convinzione, particolarmente diffusa nell’area Mediterranea, affonda le proprie origini in pratiche antiche, ma oggi si scontra con evidenze scientifiche ben diverse.
Un organo sensibile
La pelle, essendo un organo esposto e sensibile, non può essere lasciata in mano a miti o trattamenti casalinghi. Come evidenziato dall’Istituto Dermatologico Europeo (IDE), l’impiego dell’olio d’oliva per ottenere un’abbronzatura rapida e intensa è una pratica molto pericolosa e assolutamente sconsigliata! Pur essendo ricco di proprietà emollienti e antiossidanti, l’olio d’oliva non offre alcuna protezione dai raggi UV del sole. Anzi, applicato sulla pelle, può agire come amplificatore, favorendo l’assorbimento dei raggi ultravioletti e aumentando il rischio di scottature.
Quest’esposizione intensificata può provocare arrossamenti, vesciche e danni gravi alla pelle, con un potenziale aumento del rischio di sviluppare tumori come il melanoma, il carcinoma basocellulare e quello spinocellulare. L’olio pertanto non offre protezione, non filtra e non scherma nulla: anzi, amplifica gli effetti dannosi del sole, mascherandoli con una sensazione solo temporanea di idratazione.

Le conseguenze a lungo termine
Oltre alle scottature, l’uso dell’olio d’oliva per abbronzarsi accelera il processo di invecchiamento della pelle: si manifestano rughe, macchie solari, perdita di elasticità e colorito non uniforme. Inoltre, l’olio potrebbe ostruire i pori, aggravando problematiche come acne o pelle grassa e, in alcuni casi, provocando reazioni allergiche. Pertanto, nonostante le sue qualità cosmetiche, l’olio d’oliva deve essere utilizzato in modo oculato: è un ottimo doposole lenitivo, ma mai deve essere considerato un sostituto delle creme solari con SPF.
Per ottenere un’abbronzatura dorata senza rischi, l’IDE consiglia metodi alternativi sicuri: autoabbronzanti che agiscono superficialmente senza l’uso di raggi UV; spray abbronzanti professionali da applicare presso centri estetici; e integratori di beta-carotene, che aiutano a migliorare il tono della pelle dall’interno. Per coloro che scelgono di esporsi al sole, secondo la fonte, è fondamentale utilizzare una crema solare ad ampio spettro con SPF 30 o superiore, applicandola abundantemente e rinnovandola ogni due ore. L’esposizione deve avvenire in modo graduale, evitando le ore più calde e garantendo sempre una buona idratazione.