L’intelligenza artificiale non potrà abbattere questo mestiere: si guadagna parecchio e l’uomo é insostituibile

Ai e lavoro(Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Un mestiere che non potrà essere mai sostituito dall’automazione o da algoritmi di intelligenza artificiale, ecco qual è.
L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando in modo profondo e irreversibile il mondo del lavoro. In pochissimo tempo, grazie ai progressi della tecnologia, macchine e software intelligenti sono diventati capaci di svolgere compiti che fino a pochi anni fa richiedevano l’intervento umano.
Questo cambiamento non riguarda solo le fabbriche, dove i robot hanno da tempo sostituito operai in lavori ripetitivi e faticosi, ma si estende a settori come la sanità, l’istruzione, la finanza, il commercio e persino la creatività. L’IA è ormai in grado di analizzare grandi quantità di dati, prendere decisioni, rispondere ai clienti, scrivere testi, tradurre lingue e persino generare immagini e musica.
Alcune professioni sono già state in parte sostituite. I cassieri, per esempio, sono stati rimpiazzati da casse automatiche nei supermercati; i centralinisti da assistenti virtuali; gli autisti di trasporto merci potrebbero presto lasciare il posto ai camion a guida autonoma.
Anche ruoli più qualificati stanno cambiando: in ambito legale, alcuni software possono analizzare documenti e individuare errori o clausole sospette; nel giornalismo, alcuni articoli sportivi o finanziari vengono scritti da algoritmi. In banca, molte operazioni che prima richiedevano personale umano sono oggi completamente automatizzate.
I pro e i contro
Questo processo di sostituzione ha indubbi vantaggi: maggiore efficienza, riduzione dei costi, eliminazione degli errori umani, rapidità. Tuttavia, non mancano le preoccupazioni. Il rischio più evidente è la perdita di posti di lavoro per milioni di persone, soprattutto in settori dove l’automazione è più facile.
La sfida più grande sarà quindi quella dell’adattamento. Non si tratta solo di accettare la presenza dell’IA, ma di imparare a convivere con essa, sfruttandola come alleata. Per farlo, sarà necessario investire nella formazione continua, nell’acquisizione di nuove competenze, soprattutto digitali, e nello sviluppo di capacità che le macchine ancora non possono replicare: il pensiero critico, la creatività, l’intelligenza emotiva, la capacità di risolvere problemi complessi e di lavorare in team.

Un mestiere insostituibile
Il mestiere del benzinaio, nonostante l’automazione crescente, resta difficilmente sostituibile dall’intelligenza artificiale, soprattutto nei piccoli distributori o in quelli indipendenti. Il contatto umano, la gestione pratica della pompa, l’assistenza ai clienti, la manutenzione quotidiana e la capacità di risolvere imprevisti richiedono ancora oggi presenza fisica, competenza ed esperienza.
Per quanto riguarda i guadagni, uno stipendio da benzinaio dipendente può variare tra i 1.200 e i 1.700 euro netti al mese, mentre un responsabile può superare i 2.000 euro. Se invece si è titolari di un distributore, i guadagni dipendono dal volume di vendita e dai servizi aggiuntivi offerti.