L’INPS RIVUOLE INDIETRO I SOLDI: il Bonus è decaduto | Quanto dovremo sborsare

Uomo disperato e soldi (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it

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Un contributo pensato per favorire acquisti sostenibili potrebbe ora trasformarsi in un problema economico per molti beneficiari.

Negli ultimi tempi, tra rincari e bollette sempre più salate, ogni tipo di incentivo statale è stato accolto come una manna dal cielo. Bonus, agevolazioni, piccoli rimborsi: tutto fa comodo quando si tratta di tirare un po’ il fiato.

E tra questi, alcuni aiuti hanno fatto particolarmente gola. Ma non sempre le cose vanno lisce, e in certi casi quello che sembra un beneficio può diventare un problema da risolvere. Eh sì, perché dietro ogni bonus c’è sempre qualche regola da seguire.

E magari uno, preso dall’entusiasmo, firma, compra, incassa… ma senza rendersi conto di tutte le condizioni. Ci sono limiti, requisiti tecnici, documenti da conservare. Una dimenticanza, o anche solo una svista, può costare cara. E il “regalo” dello Stato rischia di trasformarsi in un debito inatteso.

Spesso si pensa che questi contributi siano semplici, alla portata di tutti. Però no, non sempre è così. Ci sono vincoli precisi che, se non rispettati, fanno saltare tutto. E se arriva un controllo (perché sì, arrivano), si può finire a dover giustificare ogni centesimo. Quello che era partito come un’opportunità si trasforma in una corsa contro il tempo per dimostrare di aver fatto tutto secondo le regole.

Una situazione che cambia le regole del gioco

Il fatto è che lo Stato ha alzato parecchio l’asticella quando si tratta di verificare come vengono usati gli incentivi. Non basta più dire “ho comprato un frigo nuovo”, serve dimostrarlo, con prove, scontrini, certificazioni. Altrimenti, il rischio è di vedersi recapitare una bella richiesta di rimborso. E non solo: in alcuni casi, si può anche essere esclusi da futuri bonus.

Il 3 settembre 2025 è stato approvato un nuovo decreto – pubblicato poi sulla Gazzetta Ufficiale il 26 settembre – che ha chiarito meglio come funziona il bonus elettrodomestici 2025. Parliamo di un contributo pensato per chi vuole sostituire i vecchi apparecchi con modelli a basso consumo energetico. Fin qui tutto ok, ma l’articolo 7 di quel decreto mette nero su bianco quando e perché si può perdere il diritto al bonus.

Elettrodomestici (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Elettrodomestici (Depositphotos foto) – www.notiziesecche.it

Da opportunità a potenziale incubo

Come riporta anche Ticonsiglio.com, il contributo va usato solo per acquistare certi tipi di elettrodomestici, quelli considerati efficienti e sostenibili. Se si usano i soldi per qualcos’altro, o peggio ancora si fa il furbo con dati falsi o prodotti non idonei, si perde tutto e bisogna restituire la somma ricevuta. Insomma, occhio a come si usa quel voucher. Il testo del decreto è chiaro: se durante i controlli emergono irregolarità, scatta non solo il rimborso obbligatorio, ma anche l’esclusione dalle prossime iniziative simili.

Questo vale per chi ha beneficiato del bonus, ma pure per i rivenditori che magari hanno fatto i furbi applicando il contributo su prodotti non ammessi. Un errore da una parte, e si paga tutti. Ma il punto più delicato è un altro: in certe situazioni possono arrivare pure sanzioni. E non si parla solo di multe. Se le irregolarità sono gravi – tipo dichiarazioni false o tentativi di frode – si rischia anche sul piano penale. E quel che è peggio: le somme che lo Stato recupera non tornano a disposizione dell’utente, ma finiscono direttamente nel bilancio pubblico. Addio bonus e, forse, anche alla possibilità di riceverne altri.