L’Inps prepara i bonifici: 850€ solo per queste persone | Basta un unico requisito e sono tuoi

L'INPS sta già preparando i bonifici (Canva) - notiziesecche.it
Una forte precarietà economica, può costringere molte persone a evitare spese superflue. Ma se si volessero, invece, effettuare?
In un contesto economico sempre più instabile, le fasce più anziane della popolazione si trovano spesso ad affrontare tutta una serie di difficoltà non indifferenti, nel mantenere un tenore di vita dignitoso.
Tanto che le pensioni (in molti casi) non riescono, infatti, a coprire le spese essenziali: come ad esempio l’affitto, e quelle di bollette e medicinali. Mettendo dunque in crisi, persone le quali hanno lavorato per decenni.
Non a caso, l’aumento del costo della vita colpisce purtroppo – e in modo piuttosto particolare – chi ha redditi fissi e bassi. Per di più, l’isolamento sociale può aggravare la situazione, riducendo l’accesso a supporti pratici e psicologici (del quale, fin troppo spesso, si tende ad aver bisogno).
Motivo per cui, si rivela quindi urgente la revisione delle politiche sociali ed economiche, così che magari possano garantire proprio agli anziani, non solo un’assistenza adeguata, ma anche e soprattutto il rispetto, l’inclusione, e una certa sicurezza economica.
Un nuovo sostegno per gli anziani più fragili
Dal 1° gennaio 2025 è attiva in Italia la Prestazione Universale INPS, un contributo mensile di 850 euro destinato agli anziani: non autosufficienti, e con almeno 80 anni d’età; in gravi condizioni di salute; e in stato di bisogno assistenziale. Una misura che, introdotta dall’art. 34 del Decreto Legislativo 29/2024, mira appunto a favorire l’assistenza domiciliare, evitando l’istituzionalizzazione.
In ogni caso, per accedere alla Prestazione Universale è necessario soddisfare quattro criteri: ovvero, età pari o superiore agli 80 anni; avere un ISEE non superiore ai 6 mila euro (specialmente per prestazioni sociosanitarie agevolate); essere in possesso dell’indennità di accompagnamento (o dei relativi requisiti per ottenerla); e aver riconosciuto il bisogno assistenziale “gravissimo” da parte dell’INPS.

Ma cosa si intende per bisogno “gravissimo”?
Nello specifico, l’INPS considera infatti “gravissime” le condizioni come il coma; gli stati vegetativi; le demenze avanzate; gravi lesioni spinali; disabilità motorie e sensoriali estreme; un autismo severo; e/o l’indipendenza vitale continuativa. Una valutazione la quale si basa, poi, su parametri clinici e scale ufficiali (es. EDSS, MRC, CDRS), essendo anche richiesto un questionario familiare/sociale, la cui compilazione determini un punteggio minimo di 8.
In generale, la richiesta va presentata tramite il portale INPS con SPID, CIE o CNS; oppure, per mezzo di un patronato. Dovendo allegare l’ISEE 2025, la documentazione medica, il questionario compilato, e la certificazione sanitaria. E sebbene la prestazione sostituisca l’indennità di accompagnamento, essa offre comunque un importo più elevato.