Coppia separata (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Le coppie giovani si separano sempre più in fretta: il 43% finisce entro due anni, segno di un cambiamento nel modo di vivere le relazioni.
Negli ultimi anni, il concetto di convivenza ha cambiato completamente volto. Se un tempo rappresentava un passaggio quasi obbligato prima del matrimonio, oggi è diventata una scelta più pratica che emotiva. I legami che un tempo sembravano solidi ora si sciolgono in fretta, quasi come se mancasse qualcosa alla base. È un fenomeno che molti hanno notato, ma che ora è stato anche confermato da uno studio: le nuove generazioni faticano a mantenere una relazione stabile nel tempo.
Ma perché succede? Gli esperti si sono fatti questa domanda e la risposta sembra essere legata al modo in cui i giovani vedono la convivenza. Mentre i loro genitori la vivevano come una sorta di “test” prima del grande passo, oggi viene scelta più per comodità che per progettualità. Tanti ragazzi vanno a vivere insieme per dividere le spese, per uscire dalla casa dei genitori o semplicemente perché “tanto proviamo e vediamo come va”. Un approccio più leggero, forse, ma che nel tempo mostra i suoi limiti.
E infatti, senza una base solida su cui costruire il rapporto, le prime difficoltà diventano ostacoli insormontabili. Se manca una vera idea di futuro condiviso, basta poco per arrivare alla separazione. E così, le storie d’amore che sembrano partire con entusiasmo finiscono per arenarsi in pochi mesi o al massimo qualche anno.
La cosa interessante è che questo cambiamento è misurabile con numeri precisi. Gli studiosi hanno analizzato tre generazioni diverse e il risultato è chiaro: più si va avanti nel tempo, più le coppie si lasciano presto.
Uno studio condotto da esperti dell’University College di Londra e dell’Università di St Andrews ha diviso i partecipanti in tre gruppi, in base all’anno di nascita: 1974-1979, 1980-1984 e 1985-1990. E i dati parlano chiaro: le coppie più giovani faticano a restare insieme più a lungo di due anni.
Per chi è nato negli anni Settanta, la percentuale di separazioni nei primi due anni di convivenza si aggira tra il 25% e il 27%. Già per chi è nato tra il 1980 e il 1984 si nota un leggero aumento, ma è tra i più giovani che il dato diventa impressionante: per quelli nati tra il 1985 e il 1990, la percentuale di coppie che si lascia entro due anni sale al 43%.
La ragione di questo trend? Manca un vero progetto di coppia. Se un tempo la convivenza era vissuta come una sorta di passaggio quasi naturale verso il matrimonio, oggi è vista come una scelta temporanea, spesso dettata da esigenze pratiche più che sentimentali. Il risultato è che, senza un piano comune per il futuro, la relazione si sfalda più facilmente alle prime difficoltà.
In più, la società è cambiata: oggi i giovani danno molta più importanza alla propria indipendenza e all’idea di realizzarsi come individui, prima ancora che come coppia. Questo, unito a un’idea sempre più fluida delle relazioni, rende difficile resistere ai primi problemi. E così, mentre un tempo si cercava di risolvere e aggiustare le cose, oggi spesso si preferisce voltare pagina.
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