Il GRASSO su pancia e cosce ha la memoria: ecco perché non riusciamo a mantenere la forma giusta | C’é solo una cosa da fare

Per questo, non si riesce a perder peso completamente

Il grasso ha la memoria (Canva) - notiziesecche.it

Il fatto che alcune persone non riescano a perder peso completamente, è perché il grasso memorizza la persona in cui si deposita.

Il cervello umano è una macchina straordinaria, capace di immagazzinare una vastissima quantità d’informazioni. Sebbene non tutto ciò che apprendiamo, resti comunque impresso per sempre. Poiché alcuni ricordi, rispetto ad altri, vengono appunto conservati in modo duraturo, anche per anni o decenni.

Fra le cose che il cervello tende a mantenere al lungo, ci son le emozioni forti. Eventi particolarmente significativi, sia positivi che negativi, i quali lasciano un’impronta profonda che può poi riaffiorare con chiarezza nel tempo, influenzando il nostro comportamento.

Il cervello conserva, in particolar modo,anche le abilità apprese, come guidare, nuotare o suonare uno strumento. Competenze motorie le quali rimangono spesso accessibili anche dopo lunghi periodi di inattività.

Nondimeno, memorizza schemi e conoscenze fondamentali, come la lingua madre, o le nozioni di base acquisite nell’infanzia, costituenti proprio la base delle nostre identità e capacità cognitive.

La memoria del tessuto adiposo

Un recente studio pubblicato su “Nature”, ha confermato ciò che la scienza sospettava da tempo: ovvero, che il tessuto adiposo conserva una sorta di memoria biologica, anche dopo la perdita di peso. Andando a spiegare, questo, il perché nonostante diete rigorose e interventi chirurgici, molte persone fanno fatica a mantenere i risultati raggiunti. Il tessuto adiposo, infatti, non si limita a modificarsi durante il dimagrimento, ma mantiene alterazioni molecolari che favoriscono il ritorno dei chili persi; il tutto, noto come effetto rebound. E alla stregua di quanto spiegato da William Scott, dell’”Imperial College” di Londra, perdere peso è certamente utile per la salute, ma non sempre sufficiente per una soluzione definitiva.

Pertanto, la ricerca ha analizzato più di 170 mila cellule adipose, tratte da persone obese e normopeso, prima e dopo la chirurgia bariatrica, creando una mappa dei cambiamenti del tessuto grasso. E sebbene molti processi migliorino, alcune cellule immunitarie rimangono comunque in uno stato di allerta che può facilitare un nuovo aumento di peso. Una “memoria epigenetica” modificante l’espressione genica, in grado appunto di predisporre al recupero del peso. Una resistenza al cambiamento che, secondo Scott, è comunque più marcata nelle cellule immunitari, rispetto agli adipociti; potendo appunto peggiorare le complicazioni legate all’obesità, anche dopo il dimagrimento.

Ecco come perdere peso definitivamente
Qualcosa di non facile (Canva) – notiziesecche.it

Non è questione di volontà

Siffatta scoperta, ha importanti implicazioni culturali e sociali, poiché il recupero del peso non è sempre dovuto a pigrizia o a mancanza di forza di volontà, ma anche a fattori biologici complessi. Essendo, quindi, fondamentale che chi lavora nel campo della salute, smetta di colpevolizzare chi fatica a mantenere il peso forma. Certo, restano ancora molte domande, come il ruolo dei nuovi farmaci anti-obesità, nel contrastare questi meccanismi.

In altre parole, possiamo insomma dire che l’obesità crea una memoria infiammatoria ed epigenetica difficile da cancellare, la quale contribuisce infatti, non solo all’effetto yo-yo, ma anche allo sviluppo di malattie croniche come diabete, cancro, e problemi cardiovascolari. Per questo, la sfida futura, come sottolineato da lacucinaitaliana.it, sarà comprendere quali cambiamenti molecolari son davvero determinanti per la salute, al lungo termine. Dal momento che combattere l’obesità richiede un approccio più ampio e profondo, di una semplice dieta.