Identità digitale: bastano 2 secondi per rubarti lo SPID e tutti i tuoi dati personali | Attenzione a queste operazioni

Ti rubano lo SPID in pochissimi secondi - NotizieSecche.it (DepositPhoto)
Fai molta attenzione visto che bastano due secondi per rubarti l’identità digitale. Bastano due secondi per rubarti lo SPID: dati a rischio.
L’identità digitale è oggi un elemento fondamentale della nostra vita quotidiana, soprattutto nell’era della digitalizzazione dei servizi pubblici e privati. Essa consente ai cittadini di accedere in modo sicuro e veloce a numerosi servizi online, come l’anagrafe, il fascicolo sanitario elettronico, l’Agenzia delle Entrate o l’INPS, riducendo notevolmente tempi e burocrazia.
Grazie a questa è possibile firmare documenti, presentare istanze o consultare dati personali senza doversi recare fisicamente negli uffici, contribuendo così a una maggiore efficienza del sistema. Ma l’importanza dell’identità digitale non è soltanto pratica: essa riguarda anche la sicurezza. Ogni operazione fatta online può essere tracciata, autenticata e protetta grazie a strumenti come lo SPID, la CIE o la CNS.
Questi strumenti offrono un livello elevato di protezione dell’identità, riducendo i rischi di furto di dati, frodi informatiche e accessi non autorizzati ai propri account personali o bancari. L’identità digitale ha anche un valore sociale e inclusivo. Permette a chi vive in aree isolate, o ha difficoltà a spostarsi di usufruire di servizi fondamentali con semplicità.
L’identità digitale rappresenta una chiave d’accesso imprescindibile per il cittadino moderno. È uno strumento che semplifica la vita, protegge i dati personali e favorisce una partecipazione più ampia ed equa alla società digitale. Per questo dovrai difenderla a tutti i costi, specialmente dall’ultimo raggiro.
SPID, così te lo rubano in due secondi: cresce l’allarme
In rete bisogna sempre mantenere alta l’attenzione, specialmente quando si tratta di proteggere la propria identità digitale. Lo dimostra l’ultima segnalazione del CERT-AgID che ha individuato una sofisticata campagna di phishing mirata a sottrarre le credenziali SPID degli utenti italiani.
Il dominio creato dai truffatori, agidgov.com, simulava in modo convincente il sito ufficiale dell’AgID, con una grafica curata e loghi autentici, tanto da trarre in inganno anche utenti esperti. Il trucco era ben congegnato. Tramite una email con oggetto allarmistico come “Sospensione imminente SPID: azione obbligatoria”, i malintenzionati cercavano di spingere i destinatari a cliccare su un link per “aggiornare la documentazione”.

Nuova truffa dello SPID, come funziona: solo così ti difendi
Una volta atterrati sulla falsa pagina di login, gli utenti venivano invitati a inserire le proprie credenziali SPID e persino a caricare documenti personali e video per il riconoscimento. L’obiettivo era quello di raccogliere dati sensibili da rivendere o usare per ulteriori frodi. Uno degli aspetti più pericolosi di questa truffa era la sua verosimiglianza.
Quindi è fondamentale mantenere sempre un atteggiamento critico di fronte a comunicazioni che richiedono azioni urgenti. Bisogna controllare con attenzione gli URL, evitare di cliccare su link sospetti e diffidare da mittenti sconosciuti. In caso di dubbio, è possibile inoltrare il messaggio sospetto all’indirizzo dedicato del CERT-AgID: malware@cert-agid.gov.it.