É una malsana abitudine ma lo facciamo tutti: se hai un cellulare lo fai anche tu | Dobbiamo smettere immediatamente

Ciò che non devi fare (Canva) - notiziesecche.it
Purtroppo, ci son cose che ci ostiniamo a fare tutti, pur essendo malsane e non funzionali. Con ciò che abbiamo proprio in casa.
La casa è il luogo dove ci sentiamo più al sicuro, sebbene a volte, nasconda insidie inaspettate. Non a caso, molti incidenti domestici avvengono proprio fra le pareti che riteniamo familiari e protettive, coinvolgendo adulti, anziani e bambini.
Scivolamenti sul pavimento bagnato, cadute dalle scale, ustioni da fornelli accesi, o scosse elettriche causate da prese difettose, son fra i pericoli più comuni. Ma anche oggetti apparentemente innocui, come tappeti o mobili con spigoli vivi, possono provocare ferite o contusioni.
Inoltre, molti prodotti chimici per la pulizia, se usati in modo improprio, o lasciati alla portata dei più piccoli, rappresentano un rischio per la salute. E lo stesso vale per stufe, camini o dispositivi elettrici mal funzionanti, che possono appunto causare incendi o intossicazioni.
Dunque, per render la casa davvero sicura è importante adottare piccole precauzioni quotidiane, come l’effettuare controlli periodici, e il tenere sempre alta l’attenzione, senza mai sottovalutare i pericoli nascosti.
Il consumo invisibile in casa
Molti di noi, per abitudine o distrazione, lasciano il caricabatterie attaccato alla presa anche quando il dispositivo non è più collegato. Un qualcosa che, all’apparenza inoffensivo, in realtà comporta un piccolo ma costante spreco di energia, noto come “consumo fantasma“. I caricabatterie moderni, infatti, assorbono corrente anche se non stanno caricando nulla, e quantunque si tratti solo di pochi watt all’ora, il conteggio annuale rivela un impatto tutt’altro che trascurabile.
Un singolo caricabatterie lasciato sempre inserito, infatti, consuma in media fra i 0,1 e 0,5 watt all’ora, equivalenti a circa 4,4 kWh all’anno. Così che, a conti fatti, si spendono fra 1 e 2 euro per ogni caricabatterie. Sì, sembrano cifre irrisorie, ma se pensiamo a una famiglia media con almeno cinque o sei dispositivi simili, la spesa può superare facilmente i 10 euro, annui.

I dispositivi che consumano da spenti
Oltre ai caricabatterie, molti elettrodomestici e dispositivi elettronici, continuano a consumare energia anche da spenti: come televisori in stand-by, console, modem, router, computer, forni a microonde, e spazzolini elettrici. Perciò, secondo greenme.it, siffatti consumi nascosti possono rappresentare fino al 10% della bolletta elettrica, traducendosi in una spesa inutile che può dunque superare anche i 100 euro all’anno, per famiglia.
Cambiare abitudini, d’altronde, è possibile e semplice. Come anche utilizzare multiprese con interruttore, impostare promemoria per staccare i caricabatterie, creare routine quotidiane, o acquistare dispositivi certificati a basso consumo. Quindi, un gesto all’apparenza banale, come lo staccare un caricabatterie dalla presa diretta, può tradursi in un risparmio economico concreto, e in un contributo reale alla riduzione dell’inquinamento.