Conto alla Rovescia per FERRAGOSTO, ecco la Grigliata Perfetta: con il Metodo Einstein LDT cucinerai ogni pezzo di carne in modo eccellente

Grigliata (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it

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Ferragosto si avvicina: trasformare la grigliata in un piccolo capolavoro si può, ecco il metodo che devi utilizzare.

Ferragosto è dietro l’angolo e, come ogni anno, la solita domanda aleggia nell’aria: “Dove facciamo la grigliata?”. Il problema? Beh, c’è sempre quello zio che cuoce tutto come se stesse fondendo il ferro o l’amico che pensa che basti buttare un po’ di sale grosso e via. La verità è che cucinare la carne bene non è così semplice come sembra.

Negli ultimi tempi, complici i video su TikTok e le dritte da chef stellati, è esplosa la mania del “trucchetto perfetto per la carne”. Alcuni consigliano marinature lunghissime, altri giurano su mix di spezie segrete. Però, a dirla tutta, spesso il risultato è… meh. Perché? Forse perché il sapore non dipende solo dagli aromi, ma anche da come il calore arriva al cuore della carne.

Chi cucina spesso la carne lo sa: un errore nel tempo di cottura o nella gestione della fiamma e ci si ritrova con una suola di scarpa o un pezzo crudo al centro. Alcuni si affidano all’esperienza, altri investono in termometri da laboratorio. Ma anche così, il successo non è assicurato. Il guaio vero arriva quando i pezzi hanno spessori diversi: lì pure il migliore dei barbecue diventa un campo minato.

Nel mare di consigli da chef improvvisati, viene quasi da pensare che serva un miracolo. E se invece bastasse solo… fare due conti? Letteralmente. Una semplice equazione matematica potrebbe cambiare tutto, senza bisogno di tecniche complicate o ingredienti misteriosi. Roba seria, mica uno di quei trucchetti da social.

Una formula che ti fa riscrivere il barbecue

In un’intervista pubblicata su Express, Rob Appleby – fisico dell’università di Manchester con anche un passato da cuoco – ha tirato fuori dal cilindro un’idea che ha del geniale. Secondo lui, c’è una formula scientifica, usata normalmente in fisica delle particelle (sì, davvero), che può indicare con precisione quanto deve cuocere una bistecca. Non si parla di sensazioni o esperienze, ma di numeri.

La formula è questa: L² = 4Dt. Sembra un rebus, ma è più facile di quanto pare. “L” è lo spessore della carne, “t” il tempo di cottura, e “D” rappresenta quanto velocemente il calore attraversa il pezzo. In pratica, più è spessa la bistecca, più tempo ci vuole perché il calore arrivi al centro. Ma ora puoi sapere esattamente quanto tempo. Addio tentativi a caso. Ma qual è il principio cardine su cui basarsi?

Cibo alla griglia (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Cibo alla griglia (Depositphotos foto) – www.notiziesecche.it

Ecco come funziona il metodo Einstein LDT

Questa tecnica, ribattezzata “metodo Einstein LDT” (no, non è una battuta), si basa su un principio semplice ma che cambia tutto: non conta quanto pesa la bistecca, conta quanto è spessa. Se raddoppi lo spessore, il tempo di cottura non raddoppia… quadruplica. E qui molti resteranno a bocca aperta, lo so.

Basta avere un termometro da cucina e un po’ di pazienza per fare due calcoli – sì, magari con la calcolatrice – e voilà: addio carne cruda dentro e bruciata fuori. È tutto lì, nel capire quanto il calore deve “viaggiare”. E una volta che prendi confidenza con la formula, ogni grigliata diventa un successo.