Ci Ascolta anche WHATSAPP: l’Intelligenza Artificiale sente tutto | Devi proteggerti immediatamente

Meta AI (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Secondo molti l’intelligenza artificiale, ormai presente in quasi ogni applicazione, potrebbe spiarci quando facciamo le cose.
L’intelligenza artificiale (IA) ha trasformato radicalmente il mondo delle applicazioni, rendendole più intelligenti, interattive e personalizzate. Oggi molte app sfruttano algoritmi di machine learning e reti neurali per analizzare dati, comprendere il comportamento degli utenti e offrire esperienze sempre più su misura.
Dai suggerimenti di contenuti nei social network, ai sistemi di traduzione automatica, fino alle app di fitness che adattano gli allenamenti in base ai progressi dell’utente, l’IA è diventata un motore essenziale di innovazione.
Uno degli ambiti in cui l’IA ha avuto maggiore impatto è quello della produttività e dell’assistenza personale: chatbot, assistenti vocali e strumenti di automazione semplificano la vita quotidiana, aiutando a gestire agenda, e-mail e persino le finanze personali.
Allo stesso tempo, l’IA viene utilizzata per migliorare la sicurezza delle app, rilevando tentativi di frode e comportamenti sospetti in tempo reale. Tuttavia, questa rivoluzione porta anche sfide importanti, come la protezione dei dati personali, la trasparenza degli algoritmi e il rischio di dipendenza da sistemi automatizzati.
Migliorare nel tempo
Inoltre, l’intelligenza artificiale consente alle app di apprendere e migliorare continuamente nel tempo, grazie ai feedback e ai dati raccolti dagli utenti. Questo permette aggiornamenti più mirati, funzioni predittive e una maggiore capacità di anticipare le esigenze personali. Ad esempio, le app di e-commerce suggeriscono prodotti sempre più vicini ai gusti individuali, mentre quelle di streaming personalizzano le playlist o le raccomandazioni in base alle abitudini di ascolto o di visione.
Tuttavia, l’adozione dell’IA nelle app richiede una regolamentazione chiara e trasparente. Senza regole precise, si rischia di violare la privacy degli utenti o di alimentare pratiche discriminatorie attraverso algoritmi non controllati. Per questo motivo, molti Paesi stanno già lavorando a normative che bilancino l’innovazione tecnologica con la tutela dei diritti individuali, puntando a garantire che l’uso dell’IA resti etico, sicuro e vantaggioso per la collettività.

Problemi di privacy
Come riporta tech.everyeye.it, la nuova funzione di chat vocale in tempo reale con Meta AI su WhatsApp per iOS apre interessanti possibilità di interazione, ma solleva anche preoccupazioni legate alla privacy. La possibilità che l’assistente rimanga attivo anche in background, mentre l’utente utilizza altre app, potrebbe ampliare la raccolta di dati sensibili, generando timori sul controllo delle conversazioni e sull’uso di tali informazioni da parte di Meta.
Apple, dal canto suo, cerca di garantire maggiore trasparenza grazie al punto arancione che segnala l’uso attivo del microfono, rendendo impossibile disattivarlo. Tuttavia, questa misura non basta a dissipare i dubbi degli utenti, che chiedono regole più chiare e tutele specifiche per evitare che l’intelligenza artificiale diventi uno strumento invasivo, capace di ascoltare senza un consenso realmente consapevole.