C’è ancora tempo per imbiancare gratis: la casa te la rinnovi in 7 giorni | Questo è il Bonus da chiedere ora

Coppia imbianca muro di casa (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it
Imbiancare casa può costare meno del previsto, ma solo se rispetti certe condizioni e sfrutti il bonus giusto.
Dare una rinfrescata alle pareti di casa può sembrare un dettaglio, ma spesso è proprio da lì che parte il desiderio di cambiare aria, rinnovare gli spazi, sentirsi meglio nel proprio nido. In molti ci pensano, magari rimandano per mesi, poi all’improvviso parte il progetto. Eppure, anche solo per un lavoro così “semplice”, il portafogli comincia a tremare. Ma c’è una cosa che non tutti sanno: potrebbe esserci un modo per risparmiare una bella fetta di spesa.
Negli ultimi anni, i bonus casa si sono moltiplicati – lo sappiamo – ma la verità è che non è sempre chiaro come funzionano. Tra leggi che cambiano, documenti da preparare, requisiti tecnici e mille “se” e “ma”, si rischia di rinunciare in partenza. E magari, mentre un vicino ottiene lo sconto fiscale per gli stessi lavori, qualcun altro paga tutto senza sapere che avrebbe potuto usufruire di una detrazione.
La chiave sta nel sapere cosa si può fare, e soprattutto *quando*. Perché – e qui arriva la parte meno intuitiva – non tutti i lavori vengono trattati allo stesso modo dallo Stato. Dipende se sei in condominio o in casa singola, se quello che fai è considerato “ordinario” o “straordinario”, se rientri in certe categorie. Insomma, anche solo tinteggiare può diventare un piccolo labirinto.
Ad esempio, se parliamo di manutenzione ordinaria, le regole sono molto più rigide. Però se entriamo nel campo degli interventi straordinari, le cose cambiano. E sì, può bastare un dettaglio per cambiare tutto. Proprio in questi casi spunta un’opportunità che in tanti ancora ignorano.
Quando pitturare può diventare un’occasione
Come riporta Brocardi.it, esiste una possibilità concreta di ottenere fino al 50% di detrazione se si rientra in certe condizioni. Il punto è che imbiancare, da solo, non basta. Se tinteggi senza fare nient’altro, il bonus te lo scordi. Ma se l’intervento è legato a un lavoro più ampio, come può essere – rifare l’impianto elettrico, ad esempio – allora la cosa cambia. Diventa tutto parte dello stesso “pacchetto”.
Per dirla semplice: se ristrutturi la prima casa, puoi recuperare metà delle spese. Se è una seconda casa, un po’ meno, tipo il 36%. Ma solo se il lavoro rientra tra quelli previsti dalla legge. Quindi sì alla tinteggiatura, ma solo se serve a completare un intervento strutturale. Altrimenti, niente da fare. Serve un “pretesto” tecnico, ecco. Qui entra in scena l’effetto traino. Cosa vuol dire?

Il trucco legale che apre le porte al bonus
Che puoi includere la pittura nel bonus se serve a chiudere un lavoro più grande. Tipo: cambi l’impianto idraulico? Devi spaccare un po’ di muri? Ok, poi serve ridipingere… e a quel punto anche quella spesa rientra nella detrazione. Lo stesso vale se cambi pavimenti o butti giù un tramezzo. È un “bonus di completamento”, diciamo così.
Ah, e se vivi in condominio, tutto diventa più semplice. Tinteggi l’androne, le scale, la facciata? Anche se è manutenzione ordinaria, va bene lo stesso. Il fisco è più morbido con le spese comuni. E se parliamo di esterni, tipo pareti esterne o facciate di una casa singola, lì serve un cambiamento vero: nuovi colori, materiali diversi… altrimenti niente bonus. Ma in condominio? No problem: anche se ridipingi con lo stesso identico colore, va bene lo stesso. E questo, davvero, fa una bella differenza.