I mille perchè

Cambio di stagione anche per le piante: i consigli per una ripartenza in salute

Se si vogliono avere piante sempre rigogliose, se gli attentamente tutte le regole, così da non comprometterne la bellezza.

Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia, e le piante iniziano a fiorire, colorando giardini e balconi. Periodo infatti particolarmente significativo per le piante, le quali passano da un’inattività invernale, a una nuova fase di crescita. Il passaggio, tuttavia, da temperature fredde a quelle più calde, può rappresentare una sfida, soprattutto se il cambiamento avviene in modo repentino. E così come per le persone, anche le piante soffrono siffatto mutamento stagionale. Essendo, quindi, importante comprendere come supportarle al meglio, per evitargli danni.

Il passaggio dall’inverno alla primavera è un momento cruciale, per le piante. Dal momento che, durante i mesi più freddi, molte entrano in una fase di dormienza, riducendo al minimo la loro attività metabolica (per risparmiare energia). Ma con l’arrivo del caldo, le temperature più alte, e l’aumento della luce solare, stimolano le piante a “svegliarsi” dal riposo invernale. Iniziando, così, la produzione di nuove foglie e germogli; mentre l’attività fotosintetica, aumenta. E nonostante le reazioni delle piante possano variare, alcune, abituate a climi freddi, potrebbero soffrire invece l’arrivo repentino del caldo.

Le piante possiedono meccanismi speciali, per percepire il cambiamento delle stagioni. E uno dei più importanti è il fotoperiodismo, il quale consente alle piante di rilevare la lunghezza del giorno e della notte. Processo che le aiuta, quindi, a regolare i loro cicli di crescita. Non di meno, alcune richiedono un periodo di freddo per “rompere” la dormienza, e stimolare la germinazione, grazie a un processo chiamato “vernalizzazione”. Perciò è affascinante vedere come le piante reagiscono a questi segnali ambientali, per adattarsi alle diverse stagioni.

Ma qual è il momento ideale, per spostare le piante all’aperto in primavera? Nello specifico, la regola generale è quella di attendere la fine delle gelate notturne, e quando le temperature minime si stabilizzano sopra i 10-12°C. Accadendo, il tutto, tra fine marzo e aprile (sebbene vari in base alla zona geografica). Ecco perché è indispensabile acclimatare gradualmente le piante: esponendole per poche ore al giorno all’aria aperta, aumentando il tempo di esposizione progressivamente. Non di meno, alcune potrebbero preferire un’ombra parziale, ragion per cui si rivela altrettanto importante scegliere il luogo giusto, per evitare stress e danni.

Il cambio di terreno

Il cambio di terreno è utile, quando si notano segni di compattamento o difficoltà, nel drenaggio dell’acqua. Perché se il terreno è stato usato per diverse stagioni, potrebbe aver perso parte della sua fertilità. La primavera o l’autunno son i momenti migliori, per effettuare quest’intervento, grazie alle temperature moderate le quali riducono lo stress sulle piante, durante lo spostamento. Cambiare quindi il terreno, fornisce alle piante nuovi nutrienti, supportandone una crescita sana.

In inverno, come su detto, le piante entrano in una fase di riposo, e richiedono meno acqua: ma con l’arrivo della primavera e il risveglio vegetativo, è necessario irrigare più frequentemente. Seppur sia sempre importante controllare l’umidità del terreno, prima di annaffiare. E un metodo semplice, per farlo, è inserire un dito nel terreno fino a 2-3 cm di profondità: così che, se risulta asciutto, è il momento di irrigare. Utilizzando acqua a temperatura ambiente, per evitare shock termici alle radici, che potrebbero, di conseguenza, danneggiare le piante.

Fertilizzare le piante (Canva) – notiziesecche.it

Cosa fare in primavera

La primavera è un ottimo momento, per fertilizzare le piante, eppure, non bisogna mai esagerare con le dosi. Giacché le piante sono in fase di crescita, e troppo fertilizzante potrebbe compromettere l’assorbimento dell’acqua, creando una barriera che limita l’efficacia dei nutrienti. Non a caso, utilizzare fertilizzanti naturali, come i fondi di caffè o le bucce di banana, è una buona opzione per nutrire le piante senza sovraccaricarle. Alimentazione equilibrata essenziale, per favorire una crescita sana e rigogliosa.

In conclusione, per far sì che le piante godano a pieno dei benefici della primavera, ma senza soffrire il cambiamento stagionale, è imprescindibile seguire alcune buone pratiche: come scegliere il giusto momento per esporle al sole; effettuare il cambio del terreno, quando necessario; e controllare regolarmente l’umidità e la nutrizione del terreno. Poiché, con attenzione e cura, le piante potranno rispondere positivamente al cambiamento, e regalare fioriture straordinarie, arricchendo i nostri giardini e balconi.

Anastasia Gambera

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