Allerta sui Pagamenti Digitali: se paghi col telefono sei nei guai | Questo errore può costarti carissimo

Attenti ai pagamenti digitali (pixabay.com) - www.notiziesecche.it
Con la vita che corre, paghiamo sempre più in digitale. Ma attenzione: se compi questo errore può costarti molto caro! Ecco quale.
In un contesto in cui la vita corre a ritmi sempre più rapidi, il tempo che riserviamo a compiti ripetitivi tende a diminuire. I processi si perfezionano, i movimenti si semplificano e le aspettative di funzionalità aumentano insieme all’avanzamento tecnologico.
Quello che un tempo richiedeva attenzione può ora essere fatto senza nemmeno alzare lo sguardo. L’immediatezza è diventata una necessità tanto per le persone quanto per gli strumenti che impiegano.
Ma mentre ci abituiamo a questo andazzo, crescono anche i rischi, spesso celati da una falsa apparenza di semplicità. Nel 2025, in Italia, i pagamenti digitali hanno ormai definitivamente soppiantato l’uso del contante.
Non è più solo una tendenza, ma una prassi diventata parte della routine degli utenti. Che si tratti di acquisti, invii di denaro, investimenti o risparmi, il passaggio dalla volontà all’azione è diventato quasi impercettibile.
Le nuove minacce
Tuttavia, questa rapidità porta con sé nuovi pericoli. Informazione Oggi mette in evidenza come la velocità, se non accompagnata da consapevolezza, possa esporre le persone a minacce informatiche sempre più avanzate. La comodità e la rapidità dei pagamenti digitali costituiscono un grande vantaggio, ma mettono gli utenti di fronte a nuove insidie informatiche, in continua evoluzione grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale da parte dei truffatori.
Tra le tecnologie che offrono maggior sicurezza figurano la biometria, l’autenticazione tramite passkey e la tokenizzazione, strumenti che incrementano la protezione e riducono il rischio di intercettazione dei dati sensibili. Un riferimento particolare viene riservato alla “Decision Intelligence Pro”, capace di analizzare un trilione di dati in millisecondi per riconoscere attività sospette, con un miglioramento della sicurezza stimato fino al 300%.

Errori frequenti
Gli errori più frequenti commessi dagli utenti rimangono le principali cause delle frodi. Tra quelli più comuni ci sono il clic su link sospetti ricevuti tramite SMS o email, il salvataggio di informazioni sensibili su dispositivi non protetti, l’uso di reti Wi-Fi pubbliche per l’operatività bancaria e la mancata installazione degli aggiornamenti di sicurezza. Queste incurie possono facilitare frodi e furti d’identità, come dimostrato dall’aumento della truffa dello SPID.
Un dato interessante riportato dalla fonte riguarda la Generazione Z: il 42% dei giovani ritiene oggi fondamentale la protezione dei dati finanziari. Questa crescente consapevolezza rappresenta uno dei segnali più evidenti del cambiamento culturale in corso. Tra le applicazioni ritenute più sicure si segnalano soluzioni sia italiane che internazionali, caratterizzate da notifiche istantanee, carte virtuali, blocchi immediati e autenticazione biometrica. Tuttavia, come sottolinea nuovamente il pezzo, senza il giusto comportamento dell’utente, anche le app più sicure possono diventare vulnerabili.