Allarme WASABI: ecco perchè le zanzare ti pungono lo stesso anche se metti il repellente anti insetti

Zanzara (PIXABAY FOTO) - www.notiziesecche.it
Con l’arrivo del caldo estivo, un problema persistente affligge le nostre serate all’aperto e non solo: le zanzare.
L’estate è sinonimo di lunghe giornate al sole e serate conviviali all’aperto. Peccato che, per molti, sia anche il periodo delle punture di zanzara, sempre più fastidiose e, apparentemente, immuni ai comuni repellenti. La sensazione è che questi insetti siano diventati super-resistenti, vanificando i nostri sforzi per tenerli lontani.
La scienza ora offre una spiegazione a questo fenomeno. Non è solo una percezione: le zanzare, a quanto pare, reagiscono in modo diverso ai repellenti naturali quando fa molto caldo.
Questa scoperta, legata a un meccanismo specifico nel loro sistema nervoso, getta una nuova luce sull’efficacia dei prodotti che siamo abituati a usare.
Capire il perché di questa minore efficacia è fondamentale per adottare strategie di difesa più mirate. Non si tratta di abbandonare del tutto i rimedi naturali, ma di essere consapevoli dei loro limiti in determinate condizioni. La buona notizia è che, nonostante tutto, esistono ancora modi per proteggersi efficacemente e godersi l’estate senza il fastidio delle punture.
Il “recettore wasabi” e l’inefficacia dei repellenti naturali con il caldo
La spiegazione dell’aumentata resistenza delle zanzare ai repellenti naturali con l’aumento delle temperature risiede in un meccanismo biologico specifico. Il ruolo del recettore TRPA1 (“recettore wasabi”): I ricercatori hanno scoperto che un recettore del dolore presente nelle zanzare, chiamato TRPA1 (noto anche come “recettore del wasabi”), diventa meno sensibile quando esposto al calore. Questo recettore aiuta gli animali a rilevare il calore e le sostanze chimiche nocive e, nelle zanzare, influenza quali ospiti trovano più attraenti.
Peter Piermarini, coautore dello studio e professore di entomologia presso l’Ohio State University, spiega che le sostanze chimiche che normalmente attiverebbero risposte evitanti nelle zanzare, perdono efficacia quando le temperature superano la soglia di attivazione termica del recettore TRPA1. In sostanza, la zanzara percepisce alcuni repellenti naturali come meno irritanti con il caldo.

Il limite dei 32° e la soluzione dei repellenti sintetici
Gli studi condotti da Piermarini e Yeaeun Park hanno evidenziato un limite di temperatura oltre il quale l’efficacia dei repellenti naturali cala drasticamente. La soglia dei 32°C: I ricercatori hanno testato la reazione dei recettori delle zanzare alla citronella e all’olio di erba gatta a temperature normali ed elevate. Sebbene i recettori si attivassero in entrambi i casi, erano meno sensibili alle sostanze man mano che i gradi aumentavano. Hanno anche osservato che le zanzare femmine adulte erano meno propense a evitare i repellenti quando la temperatura superava i 32°C.
Come difendersi: la superiorità dei repellenti sintetici: Fortunatamente, esiste un modo più efficace per difendersi in condizioni di caldo estremo. Il team ha testato un repellente sintetico chiamato DEET e ha scoperto che la sua efficacia non diminuiva con l’aumento delle temperature. Questo perché il DEET non interagisce con il recettore TRPA1 per respingere le zanzare. Piermarini afferma: “Questo suggerisce che durante i giorni più caldi dell’anno è preferibile utilizzare un repellente sintetico piuttosto che un prodotto naturale”.