2026 cambia tutto per il BOLLO: le nuove regole fanno paura | Cosa ci aspetta tra pochi mesi

Illustrazione del bollo auto (Depositphotos) (2)

Illustrazione del bollo auto (Depositphotos FOTO) - www.notiziesecche.it

La fiscalità automobilistica: un panorama in evoluzione, pieno di insidie e manovre che rendono difficile la vita dei guidatori.

Possedere un veicolo in Italia comporta una serie di adempimenti fiscali e amministrativi che ogni automobilista è chiamato a rispettare annualmente. Queste tasse e obblighi, ben noti alla maggior parte dei proprietari di auto, contribuiscono al mantenimento delle infrastrutture e alla gestione del parco veicoli nazionale.

Tuttavia, il quadro normativo in materia di mobilità è in costante aggiornamento, spinto da esigenze di semplificazione, di efficientamento dei processi e talvolta anche da nuove sensibilità legate alla sostenibilità o al controllo. Questi cambiamenti possono introdurre modalità diverse di pagamento o nuove disposizioni.

È fondamentale per i conducenti rimanere informati su queste evoluzioni, poiché la mancata conoscenza delle regole può portare a inconvenienti o sanzioni. Le modifiche possono riguardare aspetti apparentemente minori, ma che impattano direttamente sulla gestione economica del proprio mezzo.

In questo contesto di continuo aggiustamento, nuove direttive sono state definite per l’anno 2026, introducendo novità che toccheranno in modo specifico alcune pratiche consolidate relative alla tassa di proprietà dei veicoli.

Il bollo auto dal 2026

A partire dal 2026, il bollo auto subirà un’importante modifica per i veicoli di nuova immatricolazione. Contrariamente a quanto accade ora, non sarà più possibile effettuare il pagamento in soluzioni rateali, che siano mensili o semestrali. La somma dovuta, il cui importo continuerà a essere determinato dalla potenza del veicolo e dalla sua classe ambientale, dovrà essere versata in un’unica rata. Le scadenze saranno fisse e legate al mese di immatricolazione del mezzo: il pagamento dovrà avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione, e questa data diventerà il riferimento annuale per gli anni successivi.

Un’altra significativa novità introdotta a partire dal 2026 riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Attualmente, questi mezzi, bloccati a causa di gravi violazioni del Codice della Strada e non autorizzati a circolare, erano esentati dal pagamento del bollo in virtù di una sentenza della Corte Costituzionale del 2017. Dal 2026, però, questa esenzione verrà meno: anche i veicoli interessati da provvedimenti di fermo amministrativo dovranno continuare a pagare regolarmente la tassa di possesso.

Il bollo auto da pagare (Depositphotos)
Il bollo auto da pagare (Depositphotos FOTO) – www.notiziesecche.it

Superbollo invariato e l’aumento dei costi assicurativi

Il superbollo, ovvero l’addizionale prevista per i veicoli con una potenza superiore ai 185 kW (circa 251 cavalli), non subirà alcuna modifica a partire dal 2026. Nonostante le discussioni passate riguardo una sua possibile abolizione, la nuova normativa fiscale non ha apportato cambiamenti a questo aspetto.

In parallelo alle novità sul bollo, si registra un trend di aumento anche per i costi dell’assicurazione RC auto. Secondo i dati diffusi dall’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), il premio medio è passato da 371 a 398 euro nel corso del 2024. Questo incremento è attribuibile principalmente a una crescita dei costi relativi ai risarcimenti dei sinistri.